Intervista a Inès Joly “Non si tratta solo di vincere, ma del percorso”

Horseshowjumping.tv ha incontrato la giovanissima amazzone Inès Joly in occasione della seconda settimana del Gorla Spring Tour 2024. Nata a Saint Etienne, in Francia, Inès è una professionista con un impressionante curriculum che conta oltre 60 podi e numerose vittorie nei migliori circuiti internazionali.

La sua ambizione si estende ben oltre il campo gara, poiché sogna di diventare un’imprenditrice di successo nel mondo equestre, concentrandosi sulla formazione dei giovani cavalli fino a portarli al livello più alto e massimizzando il potenziale dei più esperti.

“Non si tratta solo di vincere, ma del percorso fatto per raggiungere i tuoi obiettivi“, ha dichiarato Inès dopo aver ottenuto la vittoria nella 1.40 m di sabato, la main class della giornata.

Inès ha rivelato che la sua passione per i cavalli e il salto ostacoli l’ha accompagnata fin da bambina, grazie alla sua famiglia. “I miei genitori erano già nel mondo dei cavalli, e ho iniziato a montare molto presto. Mio papà aveva il suo team ed era sempre in concorso, quindi io ero solo una bambina che andava ovunque andassero gli adulti. Di questo mondo mi sono innamorata praticamente subito e ormai son quasi vent’anni che mi ci dedico“.

Riflettendo sulla sua carriera, Inès ha ringraziato i suoi genitori per averle permesso di arrivare dove è oggi. “Devo ringraziare la mia famiglia perché mi ha dato la possibilità fin da subito di avere ottimi pony e poi cavalli“, ha spiegato. “Dopodichè devo ammettere di aver avuto la fortuna di trovare alcuni proprietari fantastici con cui ho costruito rapporti veramente speciali. Ora ho molti buoni cavalli, e il mio percorso continua: ne vendiamo alcuni e ne compriamo di nuovi. Per ora questo sistema di lavoro e organizzazione sembra funzionare molto bene“.

Pensando ad un cavallo che ha avuto un ruolo particolarmente importante, Inès non ha esitato a menzionare Vitto de Cartherey: “Se mi chiedete chi è il cavallo a cui sono più grata in assoluto, direi Vitto. Ci lavoro ormai da dieci anni, e mi ha insegnato tutto“, ha detto con un sorriso affettuoso. “È arrivato quasi per caso ed è stato al mio fianco per tutto questo tempo, raggiungendo insieme a me davvero tanti e meravigliosi traguardi“.

Con un impressionante palamares di vittorie e podi, Inès ha parlato della sua vittoria più memorabile. “Il più bel ricordo è stato vincere la tappe del Global a Stoccolma, a cui ho partecipato come componente U25 nel team dei Monaco Aces, insieme a Vitto“, ha ricordato. “Abbiamo vinto con tre secondi di vantaggio sugli altri, ma pensavo ancora di non essere abbastanza veloce. I miei allenatori e mio papà mi dicono sempre di essere veloce ma pensare lentamente, ed è quello che cerco di fare ogni volta“.

Inès ha parlato dell’eccitazione che prova per il suo primo anno di competizioni al vertice di questo sport e delle sue sensazioni nel far parte di una squadra in un circuito così importante come la Global Champions League. “Ci attende davvero un anno emozionante“, ha detto. “Mi farò molta esperienza questa stagione, è incredibile far parte di un team del Global. Sono fiera di poter crescere con i miei cavalli e di poter dare il massimo“.

Il percorso di Inès serve da ispirazione per tutti gli aspiranti cavalieri professionisti, e quando le è stato chiesto qual è il consiglio che si sente di dar loro ci ha detto: “Credete in voi stessi e guardate avanti. Prendete tutto il buono che che c’è da prendere da ogni persona, tutti i consigli, e poi create il vostro cocktail vincente“.

Alla fine dell’incontro Inès ha condiviso un pensiero che dice la rappresenti molto: “Ogni salto, ogni vittoria e ogni ostacolo, mi permette di imparare e di crescere. Non si tratta solo di vincere, ma del percorso necessario per raggiungere i propri obiettivi e per costruire un forte legame con i propri cavalli“.

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