4Equestrians: il progetto che mette il cavaliere al centro

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Chi pratica equitazione spesso rivolge l’attenzione quasi esclusivamente verso il cavallo-atleta: alimentazione, cure, fisioterapia, osteopatia… ma chi si prende cura del cavaliere-atleta? Con l’obiettivo di colmare questo vuoto è nato 4Equestrians, un progetto innovativo che mira a considerare il cavaliere non solo come un appassionato, ma come un vero e proprio sportivo, con esigenze fisiche, nutrizionali e mentali precise.

Il team è composto da cinque professioniste che uniscono competenze diverse ma complementari, tutte accomunate da un forte legame con l’equitazione: Giada Morales(pedagogista, laureata in Scienze dell’Educazione, Founder), Claudia Cavaliere Martinez (Istruttore Federale, Founder), Zaira Ficara (Istruttore Federale, Founder), Eleonora Tamassia(dott.ssa magistrale in Scienze Motorie, specializzata nella preparazione atletica di amazzoni e cavalieri) ed Elisa Frassineti (psicoterapeuta e psicologa dello sport).

L’idea e la nascita del progetto

L’intuizione è arrivata da Giada Morales, che da oltre trent’anni si occupa di problematiche legate al neurosviluppo, senza mai abbandonare la sua passione per i cavalli e il dressage.

«A un certo punto del mio percorso – racconta Giada – ho sentito il bisogno di un supporto più strutturato per migliorare la mia performance e gestire le energie. Mi sono rivolta a una nutrizionista, ma i piani alimentari che mi proponevano erano troppo complessi e poco compatibili con la vita quotidiana in scuderia. Da lì ho iniziato una ricerca, ma nell’equitazione non trovavo protocolli chiari come in altri sport».

Lo studio dei piani alimentari del CONI ha rappresentato la svolta. «Ho capito che finalmente c’era un riferimento scientifico e applicabile anche a noi cavalieri. Ma ho anche compreso che questa mancanza di strumenti non era solo mia, bensì condivisa da tantissimi altri».

È nato così 4Equestrians: una community di atleti, istruttori e professionisti, uniti dall’idea del cavaliere-atleta.

Le aree di intervento: nutrizione, fisico e mente

Il progetto si concentra su due mancanze principali nel settore equestre: l’assenza di linee guida specifiche per i cavalieri e la difficoltà di applicare soluzioni pratiche.

«Negli altri sport – sottolinea Giada – ci sono protocolli nutrizionali e di preparazione chiari, che accompagnano l’atleta dai primi livelli fino al professionismo. Nell’equitazione invece spesso ci si arrangia, si ricorre al fai-da-te. Con 4Equestrians abbiamo voluto offrire delle risposte scientifiche, ma soprattutto semplici e adattabili alla vita reale di maneggio e competizione».

Il lavoro parte da un questionario rivolto ai cavalieri, seguito da un colloquio conoscitivo gratuito. Da qui viene costruito un percorso personalizzato, che può includere un supporto nutrizionale e un programma di preparazione fisica e mentale.

Le problematiche più comuni

Molti cavalieri riportano dolori e disturbi ricorrenti. «Dalle nostre statistiche – spiega Giada – emerge che non solo il mal di schiena è diffuso, ma soprattutto la difficoltà di recupero, le contratture e i crampi notturni. Problemi che compromettono il riposo e quindi la performance. Spesso si tratta di carenze nutrizionali o di un allenamento non adeguata. Noi interveniamo con indicazioni mirate, semplici esercizi post-attività e piani di integrazione personalizzati».

Anche l’aspetto mentale è importantissimo: «Le risposte ai questionari ci hanno mostrato che l’ansia da prestazione e lo stress da gara sono presenti, ma la difficoltà maggiore riguarda la concentrazione. Dopo lunghe attese o percorsi consecutivi molti cavalieri faticano a restare “focused”. Questo incide sul binomio con il cavallo e sulla  prestazione. Per questo, lavoriamo molto su esercizi di concentrazione e gestione delle energie».

La visione a lungo termine

4Equestrians è un progetto giovane, ma con obiettivi chiari. «Il nostro scopo – conclude Giada – è offrire soluzioni concrete e personalizzate, basate su evidenze scientifiche ma adattabili alla vita reale di chi vive questo mondo. Vogliamo dare ai cavalieri di tutti i livelli, dall’amatore al professionista, la possibilità di migliorare senza dover scegliere tra teoria e praticità.

Troppo spesso i cavalieri affrontano la loro preparazione in autonomia, con un approccio da fai-da-te. Noi vogliamo colmare questo vuoto, offrendo un supporto strutturato e professionale che valorizzi il cavaliere come atleta, per costruire binomi più forti e più consapevoli».

Valentina Sozzi

© Riproduzione riservata.

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