A Equitazione di campagna di cavalli!!

Battuta a Ne per catturare i cavalli
Tratto da un articolo apparso su il secoloXIX
Oggi è il grande giorno. Il momento della battuta di cattura dei cavalli che, allo stato brado, pascolano sul monte Biscia e, ogni tanto, provocano danni ai terreni e alle coltivazioni dei residenti della zona. Il problema riguarda soprattutto le frazioni di Arzeno, Prato, Reppia. Stamattina alle sei, ai pascoli del Biscia, si sono dati appuntamento il sindaco di Ne, Cesare Pesce, gli uomini della Asl, settore veterinaria, personale della guardia forestale e della polizia provinciale. Ci saranno anche alcuni dei proprietari dei terreni, che da qualche settimana vengono danneggiati dagli equini inselvatichiti. Ci sarà anche Enrico Bertozzi, direttore della Scuola chiavarese del fumetto e, come ama definirsi lui, “uomo di cavalli” (vedi box a fianco).Questione singolare, quella dell’“invasione” dei cavalli a Ne -il Secolo XIX se n’è occupato giovedì scorso-. Perché gli animali non sono di certo selvaggi. Si tratta, come tutti sanno in alta val Graveglia, di equini che provengono da allevamenti della val Fontanabuona e dalla val di Vara. I loro proprietari, per evitare di doverli alimentare a loro spese, li caricano sui camion e, di notte, li portano sui prati del Biscia. I loro allevatori li lasciano, illegalmente, al pascolo per settimane, allo stato brado, rendendoli di fatto selvatici (e, in qualche caso anche aggressivi). Gli animali raggiungono le terre coltivate nelle frazioni sopra menzionate. E provocano danni: mangiano i cavoli negli orti, abbattono le staccionate. Per questo, su impulso dei cittadini che negli ultimi giorni hanno contato i danni alle loro proprietà, il sindaco di Ne, Cesare Pesce, aveva emesso un’ordinanza per intimare ai proprietari dei cavalli di venirseli a riprendere. «L’ultimatum scade sabato notte, e alle sei di domenica (oggi, ndr) procederemo alla battuta di cattura – spiega il primo cittadino di Ne -. Si tratta di individuare gli animali e addormentarli con un proiettile-siringa al narcotico. Poi vedremo cosa farne: potremmo venderli all’asta, visto che nessun proprietario li ha reclamati».La questione dei cavalli inselvatichiti dell’alta val Graveglia ha suscitato non poche polemiche che vedono contrapposte le associazioni animaliste, da una parte, e i residenti delle frazioni dall’altra. «Abbiamo avuto incidenti stradali dovuti alla presenza degli equini sulle strade – dice un residente – in pochi giorni due di noi sono finiti a sbattere, con i loro mezzi, contro un cavallo. E questo ha provocato non soltanto corse all’ospedale, ma anche problemi con le assicurazioni per il risarcimento del danno.«C’è anche un puledro, deve essere nato libero – dice un altro abitante di Arzeno – il capo branco è invece un grande stallone nero, che noi chiamiamo Furia. Sia chiaro, non abbiamo nulla contro questi animali. Ma i proprietari non possono lasciarceli liberi nella valle. La battuta di cattura di domenica (oggi, ndr) è l’unica soluzione dopo inutili richiami a venirseli a riprendere. La settimana scorsa sono entrati al campo da bocce. Distruggendo tutto quanto».