Aachen 2015: dopo Caen anche Aachen si tinge d’arancio, oro a squadre per gli olandesi

Niente da fare per i contendenti dei campioni del mondo olandesi, la squadra oranje non molla il colpo e dopo il titolo mondiale reclama anche quello europeo sul campo degli eterni rivali, la Germania del kaiser Ludger Beerbaum.
Olandesi che hanno continuato a procedere con regolarità alle spalle di quella che era la squadra al comando della classifica provvisoria, la Francia, mentre quest’ultima dopo la grande partenza iniziale nelle prime fasi del gioco ha subìto un brutto scivolone che l’ha portata in una posizione ben più scomoda: al 5° posto della classifica generale alle spalle della Gran Bretagna e di una Svizzera che al pari della Germania ha risalito la china arrivando a conquistarsi il podio.
Dopo lo stadio Ornano di Caen anche il tempio Aachen dunque si colora d’arancione per l’oro conquistato dalla brigata di Rob Ehrens, che ha riproposto in Germania la stessa squadra che ha dettato legge in Francia cambiando solo due saltatori: con Jur Vrieling non più VDL Bubalu (ritirato dagli impegni internazionali lo scorso autunno, al suo posto l’ugualmente straordinario VDL Zirocco Blue) e Glock’s Cognac Champlanc al posto di Glock’s London con Gerco Schroder, riconfermati invece gli altri due binomi di Caen Maikel van der Vleuten con VDL Groep Verdi e Jeroen Dubbeldam su Zenith SFN.
Per il resto il copione è rimasto lo stesso, con l’Olanda che controlla il gioco prima di sfoderare la classe e l’esperienza dei suoi fuoriclasse: che fosse proprio questa la squadra da battere era già chiaro da mesi e forse l’exploit iniziale dei francesi ha acceso qualche entusiasmo in più, sta di fatto che l’Olanda prosegue il suo momento d’oro iniziato la scorsa stagione (oro a squadre e individuale ai campionati del mondo di Nromandia nel salto ostacoli e oro in Coppa delle Nazioni a Barcellona lo scorso settembre), aggiungendo anche l’oro europeo nel salto ostacoli a squadre dopo il titolo “scippato“ ai superfavoriti della Germania nel dressage a squadre.
Il secondo giro del match è stato caratterizzato da un bell’exploit della Svizzera, che ha chiuso con due dei suoi rappresentanti in testa nella classifica con due doppi netti ad opera di Romain Duguet con lo stallone Quorida de Treho e Paul Estermann su Castlefield Eclipse.
Altri doppi netti sono stati siglati dal rappresentante della squadra Ucraina Cassio Rivetti in sella a Vivant, dal solito Jeroen Dubbeldam con Zenith SFN e da un sorpendente Sergio Alvarez Moya su Carlo 273, mentre manca il doppio netto per un soffio l’olandese Jur Vrieling con VDL Zirocco Blue che termina la seconda manche con una penalità.
Svizzera all’arrembaggio quindi nella seconda manche di ieri ma il divario accumulato in classifica nella prima fase da Olanda (8.820) e Germania (12.400) è troppo ampio e deve, per così dire, accontentarsi della medaglia di bronzo (18.230).
La Germania del resto ha sbagliato poco o niente nel corso della seconda manche: percorso netto per Meredith Michaels-Beerbaum e il bel grigio Fibonacci 17 (4 penalità per loro nel primo giro) così come per Christian Ahlmann con Taloubet Z, al contrario invece 4 penalità nel secondo round dopo il percorso netto della giornata precedente per Ludger Beerbaum e Chiara 222 e per Daniel Deusser con Cornet d’Amour.
Al 4° posto la coraggiosa Gran Bretagna che senza il numero uno della ranking Scott Brash getta nella mischia la debuttante ventenne Jessica Mendoza (in sella a Spirit T) con il supporto dei più esperti Ben Maher con Diva II, Michael Whitaker su Cassionato e Joe Clee con Utamaro d’Ecaussines.
Non sfigura affatto la più giovane del gruppo che riesce a concludere la prova al 40° posto (12 penalità nel 1° round e 4 nel 2°), non riesce a raggiungere la finale di domani ma è già un risultato importante per una prima partecipazione ad un campionato europeo.
Secondo round letale invece per la Francia che si è vista sfumare le possibilità di ottenere una medaglia, nessuno dei binomi transalpini è riuscito a completare il percorso senza commettere errori e Penelope Leprevost perde anche la leadership nella classifica individuale ottenuta con le superbe prestazioni delle giornate precedenti, la Francia chiude al 5° posto con 21.700 dopo aver guidato la classifica al termine della prima manche: 4 penalità sia per Penelope Leprevost con Flora de Mariposa sia per Simon Delestre con Ryan des Hayettes dopo i percorsi netti di venerdì, mentre sono 8 le penalità di Kevin Staut con Reveur de Hurtebise (anche per questo binomio un netto nella prova di venerdì) mentre termina con 14 penalità totali (5 + 9) Jerome Hurel su Quartz Rouge.
LA CLASSIFICA FINALE A SQUADRE (TOP 10)
GOLD – OLANDA 8.820
SILVER – GERMANIA 12.400
BRONZE – SVIZZERA 18.230
4° Gran Bretagna 18.990
5° Francia 21.700
6° Spagna 25.580
7° Irlanda 25.960
8° Ucraina 32.030
9° Svezia 44.300
10°Danimarca 47.270
La classifica completa: http://results.aachen2015.de/show/7/event/31/championship/team/standing/
Grosso cambio anche nei parziali individuali che vedono ora in testa lo spagnolo Sergio Alvarez Moya (1.47), seguito al secondo posto dall’ucraino Cassio Rivetti (2.31) ed al terzo dall’olandese Jeroen Dubbeldam (2.68).
4° Romain Duguet SUI 3.66
5° Penelope Leprevost FRA 4.00
6° Jur Vrieling NED 4.29
7° Ludger Beerbaum GER 4.75
8° Joe Clee GBR 5.00
9° Gregory Wathelet BEL 5.04
10°Ben Maher GBR 5.55
Il miglior piazzamento degli azzurri è quello di Piergiorgio Bucci che con un 20° posto (9.65) riesce a conquistare la finale individuale di domani (ore ), mentre seguono al 42° posto Lorenzo De Luca (19.88) e purtroppo scivola al 43° posto Daniele Augusto Da Rios (17 penalità per lui nella giornata di ieri, punteggio 20.70), che avrebbe potuto aspirare ad accedere alla finale individuale di questo campionato europeo.
Abbiamo infine Emanuele Gaudiano che occupa il 60° posto con 14.89 (nel primo round).
La ranking completa: http://results.aachen2015.de/show/7/event/31/championship/individual/standing/
www.aachen2015.de