Ad Arezzo invasione di campo da stadio e sciopero dei cavalieri

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Ad Arezzo come allo stadio, si salta il recinto per protesta e si occupa il campo gara.
Ai Campionati Italiani giovani cavalli di salto ostacoli è successo anche questo, è stata una domenica da dimenticare; a metterci lo zampino ancora una volta le “Istituzioni“ che da un po’ di tempo a questa parte mischiano le carte un po’ a loro piacimento.
Non sta a noi giudicare ma a detta dei tantissimi presenti questa volta si è proprio passato il limite; il montepremi stava per saltare così come le qualifiche per i cavalli di 5 anni e l’accesso a Verona!
Ma veniamo ai fatti; abbiamo incrociato uno dei tanti “reduci“ dall’esperienza di domenica scorsa, Lorenzo Attili che di giovani cavalli, evidentemente se ne intende. Il cavaliere di Amelia in provincia di Terni, recentemente protagonista al Performance Test, a Cervia ecc., racconta di una giornata che non rende onore a chi lavora e dedica la maggior parte del proprio tempo attorno a giovani cavalli e dunque all’allevamento.
“Gli animi si sono surriscaldati a tal punto che si è verificata anche un’invasione di campo per protesta“. – dice Attili.
Il tutto è nato a causa dello stravolgimento del programma di gara, mentre le varie gare si susseguivano; sul programma iniziale della categoria riservata ai 4 e 5 anni, era riportato a “chiare lettere“ il regolamento secondo il quale le classifiche sarebbero state stilate tenendo conto del “giudizio“ e della “precisione“, due distinte classifiche dunque.
Rapido colpo di spugna ed in finale entra solo chi in è in regola con le penalità, senza giudizio dunque, praticamente sarebbero rimasti fuori cavalli che avevano fatto ad esempio 4 penalità, pur avendo preso molti voti nel giudizio.
Altri superstiti dei Campionati raccontano che alcuni cavalli al livello giudizio, sarebbero entrati, per le “penalità“, no.
O viceversa, insomma, non è chiaro, una mala-interpretazione dei regolamenti, un sommario tentativo di riammettere alcuni binomi dapprima scartati dalla finale ed in seguito riammessi; addirittura i trasportatori sono stati richiamati mentre erano già in viaggio verso casa con cavalli al seguito, per essere nuovamente sellati, senza essere sottoposti a visita veterinaria!
Dopo che la maggior parte dei presenti si era lamentata dei metodi di giudizio, delle classifiche, dei premi, è arrivata la classica goccia che fa “traboccare“ il vaso, il nuovo accesso in finale citato, dunque l’invasione di campo.
Il risultato è stato quello di fare tanto rumore per nulla, perchè chi decide rimane fermo nelle sue posizioni. A rimetterci è stato tutto il movimento, perchè le prove sarebbero dovute iniziare alle 8 del mattino e finire nelle prime ore del pomeriggio, mentre sono iniziate alle 14 e finito in notturna alle 22.!
In conclusione, dopo che anche per noi è stata dura capire, interpretare, dunque riportare i fatti di domenica scorsa, ci domandiamo: “Chi ha sbagliato? Chi ha cambiato “cavallo in corsa“? Chi sarebbe dovuto intervenire con maggiore fermezza e chiarezza?

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