Al buio le statue equestri di Napoli

Nel 1994 era assurta a simbolo del rinascimento napoletano. Oggi è il simbolo della decadenza della città. Una delle più belle piazze al mondo é ridotta in condizioni di infinita tristezza. La grande vergogna assale i passanti alla vista dei lampioni all’ingresso di Palazzo Reale, distrutti da tempo immemore e sotto gli occhi di turisti e personalità importanti che sovente varcano quella soglia.
La situazione di degrado che potrebbe sembrare limitata alla facciata anteriore del Palazzo Reale si estende invece su tutto il perimetro della Reggia, passando per il portico del San Carlo fino ai “cavalli di bronzo” e non è difficile, con un po’ di attenzione, scorgere lampioni danneggiati nonché imbrattati e persino un lume non originale, diverso dagli altri, sul lato di Via San Carlo.Oltre al triste effetto visivo, sussiste il problema della mancata funzionalità che assume risvolti di ordine pubblico dal momento che numerosi lampioni, oltre che danneggiati, risultano anche fulminati. Il triste risultato lo si ottiene al calar del buio quando la piazza diviene un vero e proprio buco nero senza vita. A tutto questo contribuiscono le avarie dell’impianto di illuminazione della basilica di San Francesco di Paola, nonché i guasti dei faretti da terra che dovrebbero illuminare le scalinate, le statue equestri borboniche e quelle dei Re di Napoli sulla facciata di Palazzo Reale.Ma proprio nella reggia ha sede la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici che assiste ad una situazione talmente scandalosa comprendente le solite e immancabili scritte spray sui basamenti delle statue equestri, sulle colonne della basilica e sui leoni ornamentali del colonnato.Qualche settimana fa un video amatoriale ma di pregevole fattura su Youtube (Piazza Plebiscito, buco nero della città), che evidenziava il problema analizzando ogni punto della piazza fino alla zona dei “cavalli di bronzo”, aveva cominciato a fare “rumore” facendo luce sul problema e finendo con l’essere evidenziato anche dai quotidiani cittadini e dalla redazione regionale della RAI di Napoli.E una risposta sembra essere arrivata. È di queste ore l’annuncio dell’Assessore al Decoro Urbano del Comune di Napoli, Diego Guida, di un primo intervento immediato d’emergenza mirato alla sostituzione di alcune delle molte lampade fulminate lungo il perimetro della piazza e la riattivazione parziale del colonnato di San Francesco di Paola. La Regione starebbe poi per assegnare al Comune dei fondi per il recupero di siti turistici tra cui anche Piazza Plebiscito. Per fare in modo che questo accada entro il 2009, c’è già un’intesa di massima con la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici atta a velocizzare l’iter.E’ chiaro che l’obiettivo primario sarebbe quello di ridare splendore e luce ad una piazza gioiello, ripristinando i lampioni devastati all’ingresso di Palazzo Reale, i faretti da terra per l’illuminazione delle statue e i lampioni sulla cancellata perimetrale della Reggia.
Appare quantomeno discutibile che, alla luce (si fa per dire) di quanto attualmente visibile nella piazza più rappresentativa della città, si siano anche quest’anno spesi fondi per delle installazioni provvisorie di arte moderna che nulla hanno apportato all’immagine di una città bisognosa di ritrovare se stessa per far si che si possano riaccendere i riflettori su di essa.fonte: www.napoli.com