
Alfonso Blanco: la prospettiva di un cavaliere amatore su una passione di una vita

L’equitazione è spesso raccontata attraverso i successi dei professionisti, ma il cuore dello sport batte anche grazie agli amatori. Cavalieri che, pur avendo carriere impegnative e responsabilità familiari, trovano il tempo per allenarsi, gareggiare e, soprattutto, godersi i propri cavalli. Tra loro c’è Alfonso Blanco, i cui risultati come cavaliere amatore di salto ostacoli parlano chiaro.
Ricorda alcuni dei suoi momenti più speciali:
“Vincere il Campionato della Comunità Valenciana nella categoria veterani è stato indimenticabile. Ero già stato due volte vicecampione, quindi finalmente salire sul gradino più alto del podio è stata una grande ricompensa. Un altro momento importante è stato arrivare cinque volte alla finale del Campionato di Spagna Veterani: solo essere lì, tra i migliori amatori del Paese, mi rende orgoglioso. E poi, naturalmente, le recenti vittorie nelle gare nazionali a 1,10 m mi danno la conferma che il lavoro che stiamo facendo sta dando i suoi frutti.”

Vivere lo sport da amatore
Per Alfonso, l’equitazione non è soltanto una questione di medaglie, ma un modo per trovare equilibrio nella vita di tutti i giorni:
“Lo sport mi aiuta a mantenere in forma corpo e mente. Montare mi rende più calmo e rilassato, è una vera fuga dallo stress. Quando salgo a cavallo, tutto il resto scompare e posso concentrarmi solo sulla connessione con lui.”
Sottolinea poi l’importanza delle persone e dei cavalli che ti circondano:
“Avere un buon istruttore, qualcuno di professionale che ti guida e ti corregge, è fondamentale. Senza quello è facile perdere la direzione. Anche avere cavalli adatti al proprio livello è molto importante: noi amatori vogliamo goderci lo sport, non soffrire. Un cavallo che ti dà fiducia e ti permette di crescere passo dopo passo fa tutta la differenza.”

Obiettivi e progresso continuo
Pur definendosi amatore, Alfonso non rinuncia a darsi obiettivi chiari:
“I miei principali traguardi sono i campionati regionali e nazionali veterani, perché lì posso misurare i miei progressi. Ma cerco anche di gareggiare almeno una volta al mese, in concorsi nazionali e talvolta internazionali. La regolarità ti mantiene pronto e dà ritmo ai cavalli. In questo sport il miglioramento è continuo: non si smette mai di imparare, a qualsiasi età o livello. Per questo ascolto sempre il mio istruttore: lui vede cose che io non vedo e mi aiuta a crescere.”

Conciliare allenamento e lavoro
Gli impegni professionali non rendono facile allenarsi, ma Alfonso ha trovato il suo equilibrio:
“Cerco di montare quattro o cinque volte a settimana, se il lavoro lo permette. Non tutti i giorni devono essere impegnativi: a volte faccio una passeggiata per rilassare me e il cavallo, altri giorni lavoro in campo, e di solito salto una o due volte a settimana. Credo sia il giusto equilibrio per mantenere i cavalli in forma e me stesso pronto per le competizioni. Non è sempre facile, ma con disciplina si riesce.”
preparazione mentale
Sulla gestione delle emozioni in gara, Alfonso parla con sincerità:
“È normale sentirsi nervosi, persino insicuri, prima di entrare in campo. Credo che tutti gli amatori lo provino. Per me, il modo migliore per affrontarlo è gareggiare spesso: quando diventa routine, i nervi sono più facili da controllare. Cerco di restare positivo e ricordarmi che mi sono allenato, che sono preparato e che conosco il mio cavallo. Inoltre, non ho fretta: non aumento l’altezza finché non sono assolutamente convinto di poterlo fare. Così, quando entro in campo, mi sento sicuro e tranquillo.”

Cosa si potrebbe migliorare nello sport
Dal punto di vista di un amatore, Alfonso vede alcuni aspetti da migliorare nell’organizzazione delle competizioni:
“La realtà è che spesso amatori e professionisti competono nelle stesse categorie, e questo rende difficile per tutti sentirsi soddisfatti. I professionisti hanno altri obiettivi, mentre noi amatori vogliamo progredire e divertirci. Sarebbe bello avere più categorie riservate esclusivamente agli amatori. Così il livello sarebbe più equo e incoraggerebbe più persone a partecipare. Mi piacciono molto anche le gare che durano due settimane: permettono di unire sport e vacanza. Puoi andare con la famiglia, goderti l’ambiente e anche gareggiare: è il meglio di entrambi i mondi.”
La riflessione di tanti amatori
Alla fine, Alfonso Blanco monta per amore dello sport. La sua storia non è solo quella di successi personali, ma riflette ciò che vivono molti amatori: la gioia dell’allenamento, l’emozione della gara e l’orgoglio delle piccole conquiste lungo il cammino.
“Per me, il vero premio è godermi i miei cavalli, migliorare poco a poco e vivere momenti in campo che non dimenticherò mai. Vincere è bellissimo, certo, ma ciò che conta davvero è il percorso: l’apprendimento, la disciplina e, soprattutto, la passione per i cavalli.”
Il suo percorso dimostra che l’equitazione non riguarda solo la gloria dei professionisti. Amatori come Alfonso, con dedizione, umiltà e amore per il cavallo, sono il vero battito del cuore di questo sport e ci ricordano perché abbiamo iniziato a montare a cavallo.
Valentina Sozzi – PH VS Media
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