Alga assassina: proteste per la morte di un cavallo

Proteste e manifestazioni in Bretagna dopo la morte di un cavallo asfissiato in pochi secondi per essersi inoltrato in una zona a forte presenza di alghe sul litorale di Saint-Michel-en-Greve, nella baia di Lannion, sull’Atlantico. Anche il cavaliere, Vincent Petit, ha rischiato la stessa fine, ed è stato salvato da alcuni passanti, dopo aver perso conoscenza.
Secondo un medico che abita nella zona, Pierre Philippe, le alghe possono essere mortali «in certi casi e quando sono in stato di putrefazione e decomposizione».
Il cavaliere ha presentato una denuncia contro ignoti per ferite causate involontariamente e messa in pericolo della vita altrui e per la morte del suo cavallo. Inoltre ha guidato la manifestazione di centinaia di persone, che si sono radunate sulla spiaggia del piccolo comune francese. A protestare sono i sindaci della zona, che hanno chiesto misure contro la proliferazione delle alghe verdi legata all’inquinamento delle acque, causato – sostengono – dalle aziende agricole e dagli allevatori, un problema che perdura da oltre trent’anni.