Attualità: l’Italian Horse Protection diventa modello esemplare di volontariato da esportazione

Montaione, Empoli. Nei primi giorni del nuovo anno vige l’usanza di preparare dei buoni propositi per il futuro, quale migliore occasione per parlare del progetto che l’Italian Horse Protection sta portando avanti ormai da diversi anni, e grazie al quale numerosi cavalli provenienti da strutture e situazioni inadatte e difficili hanno trovato ospitalità e ricovero in un luogo sicuro e circondati da persone che li seguono e li curano con affetto e attenzione?
La buona, anzi buonissima notizia è che il progetto IHP è diventato un esempio da seguire anche all’estero, da dove arrivano regolarmente ragazzi e adulti desiderosi di conoscere e di operare al fianco dei fondatori dell’associazione (che ricordiamo non è assolutamente a scopo di lucro) per accudire i fortunati (dal loro arrivo nel centro) ospiti equini, che raggiungono la struttura in seguito a segnalazioni di privati o sequestri effettuati dalle autorità.
Cavalli, puledri, pony e asini sono assistiti da numerosi volontari provenienti da diverse aree, dell’Italia e d’Europa, come Renate Braathen, 19 anni dalla Svezia,che voleva intraprendere un percorso di volontariato in una associazione che si occupasse di equini e ha scoperto la Tenuta Filicaja tramite il web, o come Frida Martinsson, svedese di 20 anni, che ha conosciuto l’associazione attraverso le pagine di una rivista e, incuriosita dall’esperienza di volontariato di una ragazza, ha inviato una mail al centro per candidarsi come operatrice volontaria: ora il suo sogno è quello di importare nel suo Paese il modello IHP. Bello, no? Per ulteriori informazioni, segnalazioni o se volete sostenere in qualche modo il centro potete visitare il sito www.horseprotection.it (MC)