CONI-FISE: Il punto di vista di Andrea Paulgross

La Giunta del CONI riunita pochi giorni fa, dopo aver dato ancora spazio al Presidente della Fise Croce, ha deciso, mettendo definitivamente la parola “fine“, allo snervante “tira e molla“ che ha caratterizzato gli ultimi difficili mesi del mandato dell’ingegnere.
Si anticipa di 26 giorni e a Verona si andrà a “due cilindri“!!
Il comunicato del CONI parla chiaro; al capolinea il lungo “governo Croce“, si torna a votare il prossimo 3 novembre. Tante le reazioni nel mondo dell’equitazione alla notizia, altrettante le voci di corridoio che si sono susseguite. Chi prenderà “le redini in mano“?
Di certo è che la lotta alla poltrona non vede decine di candidati a sgomitare, si respira un’apparente calma che non presagisce nulla di nuovo; che arrivi la tempesta?
L’avvocato Andrea Paulgross, già da tempo ha confermato la sua candidatura, quando al Palazzo della Minerva a Roma raccolse intorno a se i suoi sostenitori mentre oggi, “vox populi“ grida all’arch. Francesco Gallo, attuale vice Presidente ed uomo vicino al presidente Croce.
Altre voci ed altri nomi aleggiano nell’aria, fatto sta che chi vorrà rimettere mano, in modo serio e convinto, ai programmi, ai progetti, agli impegni della Fise futura, non ha tempo da perdere, il 3 novembre è vicino. Non ci rimane che intervistare l’Avv. Andrea Paulgross, ci rimane si far per dire, in quanto l’unico che ha palesato, in tempi non sospetti, la sua candidatura. Avvocato, che ne pensa del “dictat“ del CONI? Senza usare toni trionfalistici sottolineo l’importanza del fatto che il CONI abbia riconosciuta la volontà dell’assemblea del 28 luglio, l’indirizzo politico e l’impegno della nostra base, la base della Fise.
Mi sembra che a vincere sia stato tutto il movimento sportivo, è un importante passo verso la maturazione del rapporto tra Coni e ed il nostro sport.
Il Comitato stesso sembra aver intuito chiaramente la volontà di dare una sterzata forte, decisa, verso il rinnovamento, verso una nuova era della Fise; la necessità di cambiamento altresì, ha indotto e portato il Coni e la Giunta ad una convergenza politica univoca, compatta.
Io dico che ha vinto la nostra base, i nostri tesserati, o meglio gran parte di essi.
I loro bisogni, i vostri bisogni sono stati ascoltati quando il 28 luglio, dopo aver chiesto la sfiducia al Presidente, uniti e spinti dallo stesso spirito di cambiamento, abbiamo chiesto ed oggi ottenuto, l’anticipo delle elezioni.
Quel giorno a Roma è da ricordare; si respirava un’aria particolare, si poteva cogliere un’emozione forte negli applausi e nelle pacate ed educate rimostranze. Credo che proprio quel giorno si sia posata una pietra importante per il futuro della Fise. La candidatura dell’arch.Gallo come “anti Paulgross“ è reale? Sinceramente non mi sono soffermato più di tanto allo studio dei miei contendenti “avversari“.
A suo tempo, quando decisi ed accettai, spronato da tanti amici, di candidarmi alla presidenza, non ho pensato al peso specifico degli eventuali canditati antagonisti, ho scoperto da subito le mie carte ed ho fatto affidamento solo alle mie forze ed alle mie capacità, che spero per altro di dimostrare e mettere in atto in favore dell’equitazione.
Credo che la mia grande fermezza e coerenza sia stata recepita dai più, dunque si vedrà.