Doping: sospesa amazzone italiana e l’argentino Mariano Pablo Ossa

Facendo riferimento al recente caso di positività a sostanze proibite riscontrato nel corso dello CSIO2* di Tehran che si è svolto lo scorso settembre, la Federazione Equestre Internazionale ha reso noto sul suo sito ufficiale gli esiti relativi agli ultimi casi di controllo antidoping.
Trovato positivo a sostanze proibite il cavallo Sir de Diamant, montato per l’ocasione da Mhoammad Davoud Shekofti, risultato positivo in seguito ai test allo stanozolo, un derivato sintetico del testosterone e ad altri suoi derivati come il beta idrossi-stanozol, sostanze anabolizzanti che aumentano la massa muscolare.
Casi di positività riscontrati anche in Italia, uno in occasione dei recenti campionati del mondo di endurance per giovani cavalli che si è svolto a Valeggio sul Mincio coinvolge il cavallo dell’amazzone italiana Camilla Malta, Barbaforte Rosana, risultata positiva ad una sostanza vasocostrittrice, l’Ergonovina.
Per entrambi i casi sopracitati è stata disposta una sospensione provvisoria di due mesi per cavalli e cavalieri.
Un indagine è stata avviata a carico del Dr. Pasha Syed Kamaal per un caso riscontrato nel 2012 a Glenmorgan che coinvolge il recidivo scicco degli Emirati Arabi HH Hazza bin Sultan bin Zayed Al Nahyan, al cui cavallo è stata riscontrata la positività al Propoxyphene, un analgesico di origine oppiacea ed al metabolizzante norpropossifene.
In relazione a questo caso il tribunale FEI aveva già disposto una sospensione di 27 mesi per lo sceicco HH Hazza bin Sultan Bin Zayed Al Nahyan, che è stato poi ridotto a 18 mesi in seguito al ricorso presentato da quest’ultimo alla corte arbirtraria per lo sport, nella medesima sentenza è stata disposta la sospensione provvisoria dall’attività del dottor Syed Kamaal.
Sono state inoltre pubblicate le decisioni definitive prese in merito ad una irregolarità riscontrata nelle analisi di uno dei cavalli montati dal cavaliere argentino Mariano Pablo Ossa in occasione del CSI3* di San Giovanni in Marignano che si è tenuto ad agosto.
Il cavallo in questione è Up Data 2 di proprietà di Fabio Mazzarella, risultato positivo allo stanozolo è stato squalificato da tutti i piazzamenti ottenuti alla manifestazione e da tutti piazzamenti ottenuti dal maggio 2014, data di somministrazione della sostanza incriminata.
Per il cavaliere, considerato il responsabile dell’equino, sono stati disposti inizialmente due anni di squalifica a a partire dalla data di raccolta dei campioni ma la pena è stata ridotta a cinque mesi in seguito all’apertura dell’indagine a carico del proprietario e del veterinario.
Mariano Pablo Ossa sarà dunque costretto a restare lontano dia campi gara fino all’8 marzo 2016, oltre che a pagare una multa di 2000 franchi e condannato a pagare le spese legali del procedimento giudiziario.
Al proprietario del cavallo ed il veterinario invece, il venezuelano Fabio Mazzarella e l’americano William Yerkes, sono ritenuti responsabili dei fatti come dall’articolo 2.2 del regolamento antidoping FEI con l’accusa di uso o tentato uso di sostanze proibite, che ha portato a due anni di squalifica per il veterinario (Yerkes), una sospensione di 19 mesi per il signor Mazzarella a partire dalla data di somministrazione dei farmaci (21 maggio 2014), e per quest’ultimo anche il pagamento di una multa di 5,000 franchi.
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(MC)