Endurance: A Nervesa della Battaglia il Campionato Italiano under 21

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Vittoria Ciuchi

A Nervesa della Battaglia la ligure Vittoria Ciuchi con Schadja s’aggiudica l’oro nel Campionato Italiano under 21 disputato in una gara CEI yj ** di 122 km, argento e la “best condition” vanno all’autoctona Alice Spinazzè e il bronzo al laziale Dario Fondi. Velocità media della gara 18,534 km/ora.
In occasione del IX Trofeo “il Montello”, nel trevigiano, grandi giornate di endurance con la partecipazione di 150 binomi provenienti da tutta l’Italia.
Tra le altre gare c’era in palio l’importante Campionato Italiano Under 21 che ha visto la vittoria della genovese Vittoria Ciuchi ma tesserata presso il Circolo Ippico Macirillo Endurace Team di Cascia, lo stesso al quale appartiene Enrico Ercoli, vincitore nel week-end.precedente della CEI*** di 164 km a Casorate Sempione.
Un “covo” di campioni quel Macirillo di Arnaldo Ercoli.
Al secondo posto, argento, si è classificata l’autoctona Alice Spinazzè, figlia d’arte, difatti il padre Piero negli anni novanta ha vinto due Campionati Italiani seniores, un sacco di gare e almeno quattro o cinque “Staffe d’oro”, la manifestazione più importante di quegli anni.
Alice, che ha finito la sua gara a qualche minuto dalla prima, montava Shampat, un noto cavallo di Antonio Rosi che si è meritato la “best condition”.
Al terzo posto, bronzo, il laziale Dario Fondi su Felicidad.
Gara molto bella ed interessante con tutti i nostri giovani migliori e, dei venticinque binomi al via, quattordici si sono qualificati.
Per cogliere l’entusiasmo di queste nostre speranze sentiamo le impressioni delle più brave.
La parola a Vittoria Ciuchi, la medaglia d’oro.
Una gara sempre in testa tra i primi, ha avuto il suo da fare per contenere gli attacchi che di volta in volta inutilmente cercavano di portarle:
“Premetto che sono abbastanza emozionata a riassumere, anche solo brevemente, quanto m’ha suscitato la vittoria nel mio primo Campionato Italiano, ma rivivere la gara mi da tanta gioia. La mattinata era fresca e piacevole, senza preoccuparci di chi subito tentava una fuga, Schadja ed io abbiamo percorso, come deciso, il primo giro a 16.6 km/h insieme al gruppetto di testa composto da una decina di binomi. Ma solo nella seconda tornata quando tutti abbiamo camminato più forte e la media si è alzata, 20.4 km/h, al Vet Gate c’è stata una prima selezione e infatti, per il terzo giro di 31 km, ripartivo in seconda posizione dietro a Dario Fondi e Felicidad, che ho subito ripreso e con loro abbiamo percorso tutto il terzo giro a una media più tranquilla di 18.4 km/h che, calcolata, ci teneva a distanza di qualche minuto dai binomi che seguivano, Alice Spinazzè con Shampat e Serena Fossi con Cala Gonona.
Al penultimo vet Schadja, come pensavamo, non ci deludeva e le sue ottime condizioni mi hanno permesso di guadagnare su Dario Fondi quei tre minuti e mezzo di vantaggio che mi hanno dato la possibilità di ripartire da sola per l’ultimo giro che ho concluso ai 21 km/h di media!
Cosa mi passava per la testa durante gli ultimi 30km non so dirlo… ma una cosa è certa Schadja, galoppando a 22-23 km/h in mezzo ai boschi del Montello, mi trasmetteva una sicurezza impossibile a dire, a raccontare.
Quando poi il tecnico del percorso, che ci ha seguito da vicino per tutto il giro, quando mancava un kilometro all’arrivo mi ha detto “Complimenti campionessa“ ho pensato che era quasi fatta… Durante la visita finale mi sentivo un nodo allo stomaco e aspettavo con ansia il verdetto dei veterinari e,quando questo è stato positivo ed è partito l’applauso ho abbracciato Enrico che, come me, aveva gli occhi lucidi dalla gioia!
Ricevere poi i complimenti del CT Sergio Tommasi è stata un’ulteriore gratificazione!
Per concludere vorrei fare i complimenti al comitato organizzatore per essere riuscito a conciliare perfettamente gli orari di tutte le categorie in gara senza creare difficoltà alcuna e per la premiazione finale semplicemente unica nel suo genere. Inoltre vorrei ringraziare Arnaldo e Enrico Ercoli che questo anno mi hanno permesso di gareggiare con questa cavalla eccezionale e tutto il team assistenza che mi ha seguito lungo il mio primo Campionato Italiano”
Bella gara, argento e “best condition” per Alice Spinazzè.
Eccola con le sue considerazioni: ”Al sorgere del sole c’era tensione nell’aria, ma tutti i binomi erano molto concentrati. La partenza è stata controllata da un auto che ci ha accompagnato per i primi chilometri. Fin dall’inizio il ritmo è stato sostenuto ma nonostante ciò il gruppo è arrivato compatto al primo cancello.
Sebbene avesse piovuto abbondantemente nei giorni precedenti, i terreni permettevano andature veloci anche nei boschi. All’ombra delle acacie è proseguita la nostra corsa al traguardo che si è rivelata più selettiva in seguito al terzo anello. Infatti questo ultimo si snodava su un tracciato impegnativo a causa di dislivelli continui e terreni talvolta insidiosi.
Alla ripartenza per il giro finale il mio cavallo, Shampat, era carico e in gran forma, ma Shadja con Vittoria Ciuchi sembrava impossibile da raggiungere  ma sapevo che a pochi minuti da me si trovava Dario Fondi, per cui con Giordano Bottiglia sono partita con l’intento di conquistare almeno la seconda piazza.
Dopo pochi chilometri, raggiunti da Serena Fossi, abbiamo aumentato ulteriormente la velocità tanto che nelle vicinanze della penultima assistenza abbiamo ripreso Dario Fondi. A due chilometri dall’arrivo ero sola e così sono giunta felicemente al traguardo.
La gara è stata assolutamente entusiasmante ed eccitante grazie ai validi e grintosi avversari. Il generoso Shampat, grazie all’ottima preparazione svolta dal suo proprietario Antonio Rosi, ha meritato l’ambito premio della “best condition” che ha coronato una giornata indimenticabile, suggellata dalla spettacolare ed inaspettata apparizione del biplano di Francesco Baracca (eroe della Grande Guerra) che ha dipinto il cielo con il tricolore durante la nostra premiazione.
Tutta la manifestazione si è svolta nel migliore dei modi grazie anche alla splendida organizzazione della gara”
Sarà più felice lei od il padre Piero? Ma….
Un’ora prima era partita, con 40 binomi al via, la CEI** Coppa Italia su 122 km ed alla buona media di 16,300 km/ora era appannaggio di Giuseppe Neri su Gemir, mentre la seconda e terza piazza se la disputavano in volata Daniela Tosa su Emir Eblis e Lara Pasini su Incandescence, che finivano nell’ordine ed a Incandescence veniva assegnata dai veterinari la “best condition”.
Dopo la terza prova la classifica della Coppa Italia vede in testa appaiati con 226 punti Chiara Rosi e Giuseppe Neri, al terzo posto Elio Guido con 206 punti. Una lotta interessante.
Le altre gare. La CEI * su 92 km è stata vinta da Roberto Ronconi con Bint Asif A su Giovanni Garatti con Morfeo e Marta Marinato con Arif, mentre la “best condition” premiava Don Benn BTB del quarto arrivato, lo sloveno Igor Krulcic. Nella CEN**/B su 91 km due solo i partenti ed un solo classificato Baniel Braido su Revenje e nella regionale CEN*/R 61 km al primo posto troviamo Bruna Brandalise su Liba, seguita da Cristian Della valle su Orkisz Bosana e Luca Zappettini su Reola della Bosana.
Trentadue i binomi che s’affrontano sulle due gare riservate ai Debuttanti e Debuttanti non Agonisti, ai primi posti troviamo, rispettivamente, Alessandro Casarotto su Ibn Galal Saman e Silvia Offolo su Bandi.
di Mauro Beta

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