Endurance: Compiegne – Dove sono gli allevatori italiani?

I nostri allevatori si defilano dalle classiche ed importanti gare giovani cavalli e dal qualitativo Trophèe des Sponsors di Compiegne.
Come ogni anno oltre cento giovani cavalli di tutta Europa e delle maggiori nazioni extraeuropee che praticano l’endurance ad un certo livello vengono a misurarsi a Compiegne nelle due gare per cavalli di 8 anni e di 7 anni, su due percorsi di 160 e 130 km.
I giovani cavalli sono affidati dagli allevatori a cavalieri esperti ed a cavalieri giovani ma che dimostrano già una certa classe e lo dicono i risultati che danno lustro soprattutto agli allevatori.
Sulla distanza di 160 km, alla media di 18,800 km/ora si è classificata, su Nasdak de Sommant, la francese Laetitia Goncalves seguita a vista dalla connazionale Sandrine Lance su Nefertiti Larzac mentre, alla terza piazza si è piazzato il brasiliano Andre Vidiz su Magico Endurance e via via ancora frotte di spagnoli e di francesi, poi svedesi, olandesi, belgi, cecoslovacchi, inglesi, tedeschi.
L’unico italiano in gara, il bravo Vito Grippo su Timon veniva eliminato al terzo cancello.
Nella 130 km per cavalli di 7 anni, cinquantacinque binomi al via, vittoria di Abugnaim Falen Nasser Salen del Qatar su Orette de Tanues che, alla velocità di 20,299 km/ora, ha battuto la fuoriclasse francese Virgine Atger che montava Azim de Florival e la la tedesca Sabrina Arnold su Hotspur Quarra, mentre l’unica italiana in gara, Carmen Berto con Noor De Majorie, veniva eliminata al secondo cancello.
Nella gara della terza giornata, la famosa gara detta “Trophèe des Sponsores“ sulla distanza di 130 km, novanta binomi, ventitre squadre al via, vittoria della Campionessa Spagnola Maria Alvarez Ponton su Julius De La Drome, media 20,980 km/ora, sui francesi Roman Lafaure su Caltsoum Cabrat e Régine Bollon su Glen Rogers.
Tre binomi italiani alla partenza ed uno solo all’arrivo la brava Francesca Bettoni su Noor De Majorie, giunta 42°, mentre gli altri due, Simona Garatti su Kaerele de Ghazal e Giuseppe Aiala in sella a Col Braim si ritiravano dopo la seconda tornata.
Una modestissima esibizione per i nostri colori ed una pessima figura per i nostri allevatori sui quali non sappiamo quando potremo mai contare sui loro prodotti.
Mauro Beta