Equitazione oggi: il punto di Ita Marzotto

Advertisement
marzotto 0 3

Abbiamo rivolto due domande all’abile “regista“ di Jump Italia Ita Marzotto, professionista capace di portare in Italia, ad Arezzo, i “top 25“ della ranking list mondiale di salto ostacoli per un evento che lascerà senza dubbio il segno.
Qualche istante prima dello start del Gran Premio del Global Championship Tour, la sorridente ed affabile Ita Marzotto è stata “catturata“ dai microfoni di Horse Show Jumping, dunque intervistata.
In relazione a quanto dichiarato dalla Presidente della FEI Haya di Giordania, in merito alla questione che vedrebbe in forse l’equitazione alle prossime olimpiadi inglesi, affermazione questa rigettata immediatamente dal CIO, volevamo sapere cosa ne pensassi al riguardo.
“Credo che la Principessa abbia voluto semplicemente lanciare un sasso nello stagno per smuovere le acque, per pura provocazione.
Alla base della sua dichiarazione, dettata sicuramente dai noti casi di doping alle scorse olimpiadi di Hong Kong, c’è sicuramente una voglia di rimettere ordine ad alcune problematiche serie legate appunto alla salvaguardia del cavallo e all’equitazione in generale.
Bisogna far chiarezza su cos’è doping e cosa no, sembra che ormai sia tutto doping; ricordo che la polemica infuriò già alle precedenti olimpiadi, quelle di Atene. In quell’occasione alcune sostanze risultavano essere curative e non performanti, per cui bisognerebbe lavorare su una netta e rigida distinzione sui vari principi attivi.
Capisco che la differenza tra curativa o “dopante“ possa essere sottile, quindi urge una scelta seria e rigida, uguale per tutti i paesi e quindi per il CIO..
Ribadisco dunque che una donna del suo calibro, così attenta all’immagine che l’equitazione da di se al mondo intero, abbia solamente e volutamente dare una sterzata decisiva verso un cambiamento radicale degli attuali sistemi di controllo doping.
I cavalli non possono uscire dalle olimpiadi!!
Cambiamo discorso. Quanto sono presenti le istituzioni in questa tua grandissima iniziativa del Global Tour di Arezzo?
Purtroppo devo dire con rammarico ma onestamente, poco.
Ho sempre organizzato al meglio i miei concorsi fino ad arrivare al Rider Tour; prima non avevo il campo in erba e nonostante pubblicizzassi la nostra “super sabbia francese“, è stato durissimo attrarre cavalieri di rilievo internazionale.
Quando anche Michel Robert, che si è voluto accertare di persona dell’alta qualità delle mie strutture si è convinto e sono entrata nel circuito Rider Tour, allora i cavalieri, anche i più blasonati, sono dovuti venire qui a saltare “per forza di cose“.
Gli stessi si sono poi resi conto che anche l’Italia può offrire, oltre lo CSIO solito, altri ed alti standard qualitativi.
Cosicchè già allora chiesi il supporto della Federazione ricordandole che il circuito Rider Tour ed oggi Global Tour non è mio bensì loro. Mi spiego è l’unica tappa italiana di altissimo livello pur non essendo uno CSIO, ma è un circuito oggi riconosciuto dalla FEI.
Voglio ricordare che l’anno scorso la FEI non voleva riconoscere circuiti come il Global Tour ad esempio, per paura di distogliere l’attenzione dei migliori cavalieri dagli CSIO; oggi ci sono gli CSIO ed il Global Tour nella fattispecie.
Penso che un montepremi interessante possa attrarre parecchi cavalieri ed allevatori ma non esiste montepremi senza comunicazione di alto livello ed a cascata sponsor e brand importanti a supportare iniziative come questa..
Mi sembra di capire che tu agisca autonomamente?
No, questo no, però le Istituzioni, dovrebbero essere quanto meno presenti, in appoggio. Questo supporto mi è mancato.
Arezzo non è il Global Tour, è la sede della tappa italiana del Global Tour; avrei piacere nel dire che una delle tappe del Global Tour si disputa in Italia, poi che sia Arezzo, o un’altra location, andrebbe comunque bene.
Sono riuscita a portare ad Arezzo il Global Tour spuntandola contro colossi del calibro di Abu Dhabi e Valencia, che entrambi volevano entrare nel circuito. Evidentemente le mie strutture sono risultate idonee, ma non abbastanza per lo CSIO J/YR che ci è stato tolto, nonostante sia riuscita a portarlo in Italia dopo tanti anni. a cura di Luca Giannangeli

Rimani aggiornato sulle news di Horse Show Jumping

Iscriviti alla newsletter
Advertisement
Mascheroni Logo
Sport Endurance logo
logo avantea
Tenuta Monticelli logo
IMG 7016
IMG 7017
Kep Italia
club ippico euratom ogo