I cavalli in mezzo al terremoto

Una storia felice: “il poliziotto e il cavallo“. Bisognava pensare agli uomini, ai morti e ai vivi, a Onna. Non c’era tempo per quei tre cavalli legati ad un albero da domenica.
Forse senza acqua né cibo. Sono passati quasi due giorni dal terremoto, è martedì pomeriggio. Lui è un poliziotto, ha la tuta impolverata, ha da poco finito di dare una mano ai suoi colleghi tra le macerie del paese.
Ha un momento di pausa. Prende un secchio, lo riempie d’acqua e dà da bere ai cavalli. Gli animali si dissetano e lo ringraziano seguendolo con lo sguardo quando l’agente va via.