I magnifici sette

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La pianificazione di grandi eventi richiede risorse  umane, economiche, e organizzative, generalmente direttamente proporzionali all’avvenimento stesso. La variabile interveniente però, in qualsiasi processo organizzativo è sicuramente l’aspetto temporale. A rigor di logica maggiore è il tempo a disposizione, maggiori saranno gli impegni organizzativi che si potranno dilazionare lungo l’arco temporale. Difatti neanche il tempo che terminasse uno degli impegni più importanti della stagione ( Global Champions Tour ) e che prendessero il via i giochi olimpici targati Londra 2012, che già qualcosa si muove sotto il cielo dei big events. Infatti ben sette sono gli stati che hanno dato la propria candidatura  per i WEG del  2018 : Canada, Australia, Ungheria, Marocco, Russia, Svezia, Usa. Naturalmente una grande partecipazione che porta con sé un abbondante bagaglio di aspettative, in termini non solo di spettacolo, di visibilità a livello mondiale, ma proprio a livello di business . Uno studio commissionato direttamente dalla FEI,ha infatti dato una piccola idea di quanto possa essere importante poter ospitare un simile evento, in termini di gettito  economico. I WEG tenutosi negli USA hanno avuto nel Kentucky  un impatto economico diretto di 233 milioni dollari, e un influenza economica indiretta che oscilla tra i  $ 140 e i $ 163 milioni. Altissima l’affluenza con un numero che si attesta circa su 507.000  presenze; e il 74 % ammette che sarebbe ben felice di poter ritornare in Kentucky qual’ora si ripresentasse l’occasione medesima. I giochi del  2010 sono stati il ​​più grande evento equestre mai organizzato negli Stati Uniti . Importantissimo l’aspetto mediatico, il Kentucky  ha infatti  ricevuto il più grande blocco di programmazione equestre mai disponibile per la visualizzazione nel mercato statunitense. Più di 38 ore di programmazione sono state  trasmesse negli Stati Uniti, tra cui oltre 20 ore di copertura in diretta. US Olympic rete NBC ha effettuato  8,5 ore di copertura, che comprendeva cinque ore di trasmissione al giorno. L’evento ha generato 16 giorni di copertura dal vivo ad alta definizione, trasmessi con 66 canali televisivi da tutto il mondo, 1556 messe in onda. Circa 474 ore di trasmissione con  un aumento del 32%, se confrontato con i Giochi del 2006 ad Aquisgrana. Inoltre nell’appuntamento tenutosi oltre oceano, è possibile rintracciare alcuni elementi di innovazione; quali ad esempio l’elemento geografico, e modificazioni a livello operativo/gestionale. Infatti se andiamo ad osservare la tabella sottostante ,che riporta gli appuntamenti precedenti, potremmo osservare che solamente nel 2010 si ha avuto una tappa fuori dal territorio europeo, il ché riporta quindi  un primo elemento innovativo. Oltre a ciò, si ha avuto per la prima volta lo svolgimenti dei campionati di tutte e otto le discipline FEI in un’unica sede, la presenza di un title sponsor (gruppo Alltch, società che si occupa della nutrizione e della salute animale).
ANNO
PAESE
2010
USA- Kentucky
2006
Germania-Aachen
2002
Spagna – Jerez de la Frontera
1998
Italia – Roma
1994
Paesi Bassi – Aia
1990
Svezia – Stoccolma
Spostandoci comunque dal “cinismo economico” ,non si può certo negare, che per tutti gli appassionati del modo dell’equitazione, manchino  occasioni per poter goder appieno, di tutta quell’infinita gamma di emozioni che forse solo tale sport sa dare. Con la speranza che tutto questo vasto sistema non gravi eccessivamente sul protagonista fondamentale ( il cavallo),non smetteremo mai di fruire di tutta quella molteplicità di eventi che detta ogni singolo allenamento, ogni singola performance, ogni singolo ostacolo…tutto al fine di avere una vera pianificazione,che assicuri il rendimento sportivo del binomio, il più allungo possibile.
Edgar Palermo

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