IPPICA: è ora di dire basta!

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Chi vuole deliberatamente mandare al macello migliaia di cavalli e allargare la fetta di disoccupati in Italia si facesse avanti e lo dichiari apertamente. Quello che era un carcinoma benigno è diventato oggi non più curabile. Tanti Ministri del MIPAAF che si sono succeduti in questi ultimi anni, novelli Ponzio Pilato, se ne sono lavati le mani. L’IPPICA ITALIANA MUORE e lo fa  nella più totale indifferenza dei tanti che hanno lucrato per decenni alle spalle di allevatori,proprietari,allenatori,personale di scuderia,fantini e guidatori e oggi fanno spallucce di fronte al grido di dolore lanciato dall’onesto popolo del mondo ippico. Un popolo composto di lavoratori che con amore e profondo senso del dovere si è preso cura del cavallo a prescindere dal proprio tornaconto. Artieri che hanno visto in questi anni ridursi i compensi per l’avanzare delle difficoltà economiche del settore ma hanno continuato a svolgere con grande abnegazione il proprio dovere. Ora però siamo giunti al limite della sopportazione. Le misere risorse messe a disposizione non potranno certamente produrre effetti positivi. La compostezza con la quale il popolo dell’ippica si è mosso in questi ultimi anni sta per lasciare il posto alla disperazione e questo, se non s’interviene tempestivamente, non si sa dove può portare. Ci si muova e in fretta sperando che non sia troppo tardi. (Bruno Delgado)

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