Ippica: E venne il giorno del Gran Premio Lotteria Agnano.

Spegnerà tra poche ore sessanta candeline ma di andare in pensione non ci pensa proprio. Dopo l’era-Varenne molti gli cantavano il “de profundis“ e tanti hanno cercato in tutti i modi di farlo sparire. Annullate le lunghe ore di diretta televisiva, vedovo dell’abbinamento con la lotteria nazionale dalla quale prende nome, privato della presenza dei grandi nomi stranieri non più interessati a lunghi viaggi in aereo o van….eccolo invece ancora vivo e vegeto. Si é proprio lui il Gran Premio Lotteria che accoglierà sulle tribune dell’impianto flegreo le migliaia di spettatori che puntualmente si riversano la prima domenica di maggio nella conca flegrea. Forse é anche stupido ripeterlo ma é il fascino di questa corsa articolata in tre batterie, una finale ed una consolazione tutto nell’arco di poche ore. Hanno anche cercato di copiarlo questo schema ma senza riuscirvi. Ci rivelò Bellei lo scorso anno al termine della 59esima edizione che per qualsiasi guidatore essere presente al Lotteria è come ricevere ogni volta una laurea ad honorem. Vincere poi questa corsa é la consacrazione piena per chiunque salga in sulky. L’edizione del 2009 si presenta con alcune individualità straniere di particolare prestigio ma la speranza degli ippici  é di vedere dopo Exploit Caf nel 2007 e Gambling Bi nel 2008 ancora un indigeno tagliare per primo il traguardo del Lotteria  accolto dal boato festoso del pubblico e premiato al suono dell’inno di Mameli. (Bruno Delgado)