Ippica. La crisi. L’Italia dei figli e dei figliastri.

Il Governo per il dissesto economico del Comune di Catania trova 140 milioni di euro e non riesce a reperirne 50 per salvare l’ippica. A Catania l’Amministrazione Comunale ha prodotto un debito pari a 350 milioni di euro e da Roma si corre subito in soccorso di quell’Ente Locale stanziando una somma che consenta, in parte, di far fronte al mancato pagamento di stipendi a dipendenti di strutture comunali di quella città. Nulla contro Catania e i suoi cittadini ma se la città etnea ha avuto cattivi amministratori al pari di quelli che hanno svuotato in maniera insana la cassaforte dell’UNIRE non si comprende perchè il Governo trovi quasi a tambur battente 140 milioni di euro per le famiglie di quei dipendenti comunali e non riesca a reperirne solo cinquanta per non far morire di fame le famiglie degli ippici italiani. Non sono tutti figli di una sola Italia? (Bruno Delgado).