IPPICA: l’ennesima marcia su Roma.

Al popolo delle camicie nere di marcia su Roma ne bastò una sola, a quello dell’ippica non sappiamo se potrà essere sufficiente la terza o quarta (abbiamo perso il conto) organizzata nel giro di alcuni anni per venire a capo dei loro problemi di sopravvivenza. Roma attraverso i Palazzi del potere (Mipaaf e Economia in testa) si è mostrata totalmente sorda alle urla di disperazione levatesi da chi chiede soltanto di ritornare in possesso di quanto era nella sua cassaforte e che in maniera truffaldina le è stato sottratto. Nel corso di questi ultimi mesi hanno chiuso i cancelli alcuni degli ippodromi più prestigiosi presenti nel nostro paese mentre altri si avviano tristemente a farlo tutto nel più criminoso silenzio di chi ben conosce le origini di tali inevitabili decisioni. Il popolo degli ippici dunque si è dato un nuovo appuntamento il prossimo venersi 1 febbraio con tutte le varie categorie che lo rappresentano davanti alla sede del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per urlare ancora una volta il proprio sdegno verso chi continua a rimandare un doveroso e improcrastinabile intervento.Essere lì a sostegno lo riteniamo un preciso dovere per tutti i cittadini che amano l’ippica a prescindere dal loro diretto coinvolgimento professionale nel settore. L’ippica italiana sta cercando di resistere all’abbandono recandosi nella vicina Francia. Questo però, come facilmente comprensibile, non tutti possono permetterselo considerati i costi e pertanto proprio pensando ai meno fortunati del settore costretti a svendere i propri cavalli o peggio ci auguriamo che il maltolto venga quanto prima restituito. Noi vogliamo ardentemente continuare a sperarlo e personalmente saremo ancora una volta a fianco di chi manifesterà. (Bruno Delgado)