La Carta Etica per la Tutela del Cavallo

Quale primo atleta firmatario del documento è stato scelto Gianluca Laliscia per il suo impegno a favore del rispetto degli animali ma soprattutto per il ruolo di Ambasciatore Italiano dell’Endurance nel Mondo affidatogli dalla FISE.
La cerimonia ufficiale è avvenuta nell’ambito di una conferenza stampa nella casa del Cinema a Villa Borghese, organizzata dall’On.Martini per presentare un’ordinanza con nuove regole a salvaguardia della salute di persone e cavalli nelle manifestazioni popolari che si svolgono al di fuori degli impianti sportivi autorizzati. Nel mirino le carenze di alcuni pali storici, recentemente funestati da un incidente grave e da numerosi altri infortuni che hanno spinto il sottosegretario a coprire con questo atto quello che ha definito un “vuoto legislativo”.
Al tavolo dei relatori, oltre al sottosegretario e a Laliscia, il presidente FISE Andrea Paulgross, il vicepresidente UNIRE (Unione Nazionale Incremento Razze Equine) Filiberto Cecchi e il presidente della Federazione Italiana Giochi Storici Carlo Capotosti.
“Impegnarmi a rispettare questa Carta Etica è motivo di immenso orgoglio per me, sia in qualità di cavaliere che di organizzatore di eventi equestri internazionali. – ha detto un emozionato Laliscia dopo aver ringraziato il sottosegretario Martini – Posso esprimere il mio plauso per questo documento, per la cui diffusione mi impegno a promuovere tutte le azioni possibili con l’obiettivo di elevare al massimo il rispetto del cavallo e della sua salute in tutte le competizioni. Cominceremo proprio dagli imminenti Campionati Europei Open che stiamo organizzando a settembre ad Assisi grazie alla fiducia accordataci dalla Federazione Equestre Internazionale e della FISE. Avendo in Umbria i massimi livelli mondiali di questa specialità potremo sicuramente lavorare per dare grande visibilità ai principi della Carta Etica”.
Al termine dell’appuntamento il sottosegretario Martini ha quindi regalato a Laliscia una t-shirt con la scritta “Io amo i cavalli” che lei stessa indossava sotto la giacca, proponendo di farla diventare un po’ il simbolo di questo impegno per la protezione di questi animali in tutti i contesti nei quali vengono utilizzati.
La Carta Etica, dopo le firme della Martini e di Laliscia, è ora aperta alla sottoscrizione da parte di fantini, allenatori, veterinari e di tutti quelli che in diversi contesti si occupano di cavalli, con la speranza – ha detto il sottosegretario – che l’Italia diventi un punto di riferimento nella tutela di questi animali a livello mondiale esportando in tutto il mondo i principi espressi nel documento.
Ecco il documento firmato da Gianluca Laliscia
Mauro Beta da Umbria endurance equestrian team