La stampa ed il cavallo. L’ultima del settimanale L’Espresso.

Ippici d’Italia attenzione. La stampa nazional popolare si ricorda di voi. Il  settimanale L’Espresso nel numero in edicola questa settimana vi dedica un articolo ampio e fangoso. Vi ha messo dentro di tutto e di più facendo un cocktail dal quale praticamente ne uscite più morti che vivi. Una gran bella pubblicità non c’è che dire per un settore in coma di suo per la pessima gestione economica dell’Ente di riferimento. Certo che fa rabbia rilevare ancora una volta come l’ippica italiana del dopo-Varenne venga ricordata dai media non di settore solo per furti di cavalli, corse clandestine, guidatori e cavalli dopati e quant’altro nulla abbia a che vedere con il fatto sportivo. C’è stato chi ha gridato al miracolo quando recentemente il TG1 di mamma Rai ha dato notizia del successo colto in Brasile all’Athina Onassis International Horse Show 2009 da Gianni Govoni (sport equesri) o chi ha mostrato compiaciuto stupore per la pagina che il quotidiano nazionale, non di settore, “Libero“ dedica al mondo dei cavalli. Un meravigliarsi giustificato però in questo caso dal non essere a conoscenza della passione che ha sempre manifestato per l’ippica ed il mondo dei cavalli l’ex direttore di “Libero“ Vittorio Feltri. Perchè il mondo equestre sulla stampa non specializzata trova spazio solo e soltanto in cronaca nera? Eppure di notizie sportive degne di essere riprese l’ippica italiana ne fornisce quasi ogni settimana attraverso i suoi protagonisti sia in Italia sia all’estero. Perchè sorprendersi se ci si ribella quando vengono pubblicati articoli dove la malevolenza e l’approssimazione di chi li redige è palese? Non è giustificata una naturale irritazione in quanti nel mondo ippico lavorano quotidianamente coprendo i rispettivi ruoli con grande onestà e immensa professionalità?  (Bruno Delgado)