LARGO AI GIOVANI NELLA ROMA SUMMER POLO AUDI GOLD CUP 5 GOLDEN-BOY IN CERCA DI SUCCESSO

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Polo Roma polo Club

Non è solo uno dei più prestigiosi circuiti internazionali l’Audi PoloGold Cup ma anche una scuola di campioni. Nel Roma Summer Polo – Coppa Duca d’Aosta in quasi ogni squadra c’è un golden-boy, un giovane che senza timori reverenziali si scontra con professionisti argentini ed esperti capitani italiani. Nella squadra del Roma Polo Club
c’è al numero 2 l’italoamericano Peter Elser, diciotto anni, figlio di Marco che con il fratello Massimo, entrambi imprenditori, hanno dato vita creato il Circolo L’Acquedotto Romano. Peter mercoledì sera ha fatto impazzire la difesa del team Audi, favorita alla finale, con fughe e contropiedi inarrestabili in sella al suo baio quattordicenne Browser, con cui ha segnato due dei suoi tre goal. In una galoppata verso l’area avversaria aveva acquistato tale velocità (“avevo troppo sollecitato Browser”) da superare la linea di fondo ventre a terra, rischiando di non riuscire a girare in tempo. Studia in Francia, a Nizza, per finire il liceo e poi andrà negli Stati Uniti a laurearsi in Econonomy & Management.
“Con gli argentini però non c’è niente da fare anche se hai cavalli più veloci, loro riescono a giocare a 360° e colpiscono la palle da qualunque posizione. Punto ad essere il miglior giocatore italiano del torneo, magari quello che segna più goal tra i miei giovani connazionali”. Curiosa la parola “connazionale” in bocca a Peter che ha tripla nazionalità: italiana (è nato a Roma), statunitense e greca (per parte di madre). Fa parte della linea verde anche il ventunenne Edoardo Ferrari (maglia numero 2) che gioca insieme alla madre Stefania Annunziata, capitano del team Audemars Piguet.
Insieme sono già stati Campioni d’Italia nel 2009. Diciannove anni per Ginevra D’Orazio, la più giovane capitana del Roma Summer Polo 2011 che nelle suo team ha anche Tito Ruiz Guinazù, altro emergente ventenne, la prima volta in Italia sotto le ali di papà Juan, un grande degli anni ottanta. “Che emozione avere la fascia di capitano come papà. A lui devo tutto il mio entusiasmo di giocare a polo, mi ha messo in sella che ancora non camminavo, mentre mamma tremava di paura”. Nella prima giornata c’è stato spazio anche per il ventunenne Boris Bignoli, figlio d’arte, che è stato chiamato a sostituire il capitano del team Audi Luca D’Orazio, nel successo conquistato contro la squadra elvetica Anacri Polo Team.equi equipe

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