Le interviste per HSJ: Lucia Vizzini

Abbiamo raggiunto la forte amazzone azzurra Lucia Vizzini, che sta preparandosi per scendere in campo a San Gallo ma ha comunque trovato ilmodo di dedicarci un pò del suo prezioso tempo per le nostre domande e curiosità.
La prima domanda riguarda la tappa di Piazza di Siena appena trascorsa:
– Dopo le numerose modifiche annunciate per l’edizione di quest’anno, come ti aspettavi Piazza di Siena e in che cosa si è risultata differente dalle tue aspettative?
“Ho trovato l’evento meglio dell’anno scorso, mi è dispiaciuto che durante le gare in notturna non ci fosse molto pubblico“.
– L’evento nella tua città natale ti ha visto ai nastri di partenza con due cavalli costantemente in crescita; Loro Piana Quinta Roo e Loro Piana “Jimmy“ Lismeen Lancer: raccontaceli dal tuo punto di vista. Qualedei due secondo te ha ancora i più ampi margini di crescita e da quale dei due ti aspetti di più, per il presente ma anche per il futuro?
“Quinta Roo è la mia compagna ormai da 7 anni, da lei mi aspetto soprattutto conferme visto che ormai abbiamo fatto insieme dei netti in Coppa delle Nazioni, Coppa del Mondo, GP di CSIO.
Sono convinta che salteremo ancora un pò di anni insieme.
Jimmy invece credo che possa migliorare ancora molto, è un cavallo un pòcaldo e ansioso percui quando si rilasserà di più potrà migliorare ancora“.
– Giovani cavalli – Simba Secondo, stallone di 7 anni di nazionalità italiana con il quale sei stata anche all’importante appuntamento di Lummen a inizio mese, è l’emblema del campioncino allevato in casa. Genealogia importante (Come On V.m. Grannus), hai detto di aspettarti molto da lui: quali sono i suoi migliori pregi e quali i difetti, le suepotenzialità.
“Simba è un cavallo con tutti i mezzi, tutto il rispetto e tutto il coraggio. Essendo un Come On – Grannus ha un carattere molto difficile eper ora guarda ancora molto ed è veramente un monello. I Grannus si sa sono molto tardivi, dai cavalli giovani non mi aspetto nulla mentre li costruisco, lavoro e sto ad ascoltare quello che mi dicono“.
– Come ti sei preparata ad un evento importante come Piazza di Siena, e come hai preparato i tuoi cavalli?
“ Per Roma mi sono preparata con ogni cavallo in modo diverso. Quinta Roo prima di una gara così importante ha bisogno di un pò di tranquillità, Lismeen di una gara bassa sesnza correre (ho fatto delle 130 ad un naz. a Manerbio) e con Carlino ho cercato di fare più gare possibile sempre rispettandolo visto che siamo un binomio nuovo e non abbiamo avuto tanto tempo“.
– Dal 2011 vesti i colori dell’Esercito Italiano, al quale riconosci unruolo di supporto fondamentale: in che cosa si è differenziato maggiormente il tuo lavoro quotidiano e la conseguente organizzazione?
“Il mio lavoro quotidiano è rimasto uguale mentre per l’organizzazione l’esercito mi ha dato una grande mano, occupandosi dei rapporti con la Fise e l’organizzazione delle gare“.
– Gli stessi accorgimenti potrebbero, se attuati, dare lo stesso supporto anche a chi non monta per le forze dell’ordine?
“Una persona che organizza dà sempre una mano“.
– Tra i soggetti nella tua scuderia (tra puledri e giovani cavalli), e quelli attualmente in circolazione,c’è qualcuno che stuzzica particolarmente la tua fantasia?
“Tutti i buoni cavalli mi interessano, i miei li amo tutti, ognuno unicoa modo suo. Mi intriga molto la mia 8 anni Romie perchè è una dura“.
– Un altro dei tuoi soggetti giovani è Romie, femmina francese di 8 annida Airborne Montecillo x L’Enticelle de Minuit. Quanto secondo te ha espresso finora il suo potenziale e in che cosa invece deve ancora migliorare?
“Romie, appunto… Siamo ancora in alto mare con il controllo e il dressage e già ha fatto delle belle cose“.
– I buoni risultati ottenuti dai binomi azzurri a Piazza di Siena hanno generato l’entusiasmo da parte dei sostenitori che ti aspettavi? Qual’è l’atmosfera che si respira tra i cavalieri in merito?
“Sono abbastanza riservata, lavoro i miei cavalli e mi faccio i fatti miei“.
– A San Gallo ti rivedremo con Lismeen Lancer, Carlino e Ballerina, quale dei tre ti sta dando più soddisfazioni dal punto di vista del lavoro svolto e dei progressi fatti sinora?
“Mah… Carlino lo amo da morire perchè è il cavallo più gentile e generoso che abbia mai conosciuto ma con il controllo ancora non ci siamo, Ballerina mi ricorda da morire la mia Prinzess ma ancora siamo alla quara gara inisieme e non ci conosciamo bene, Jimmy è un vincitore se io non mi sbaglio“.
– Ci puoi descrivere la tua giornata tipo? In media quanti cavalli lavori giornalmente e quante ore passi a cavallo?
“Monto circa 6-7 cavalli al giorno, poi dipende… Un giorno possono essere 4 (magari il lunedi dopo un concorso) e un giorno possono essere 8. Fino ad ora ho sempre avuto degli allievi che seguivo il pomeriggio regolarmente ogni giorno, tra poco però mi sposterò in Belgio da Philippe Le Jeune e lì ci sono pochi allievi ma ci occupiamo del grande centro di monta e allevamento“.
– Quale consiglio ti sentiresti di dare ai giovani riders che vorrebbero intraprendere la carriera sportiva?
“Allora… Chi vuole fare di questo sport il proprio mestiere io consiglio innanzitutto di essere consapevoli che è un lavoro durissimo, senza orari, tanto lavoro, tante delusioni e che a mio parere è meglio essere un uomo di cavalli che una superstar.
Anche di arrivare al risultato senza inganni e dopo che lo si è ottenuto non pensare di essere arrivati“.
– Il tuo idolo di sempre?
“ Chiaramente Philippe Le Jeune, mio istruttore e compagno, perchè è un uomo di cavalli e perchè con la sua vittoria ai mondiali ha dato una speranza a tutti i giovani che hanno questa passione dimostrando che in questo sport dove adesso tante medaglie si “comprano“ si può arrivare a vincere solo con il lavoro e il talento, perchè in fondo il motto dello sport è “che vinca il migliore“ ed io ancora ci credo“. Ringraziamo Lucia Vizzini per il tempo che ci ha concesso e le auguriamo un grosso in bocca al lupo per San Gallo e per i suoi prossimiimpegni.(MC)