L’ippica allo sbando: Tutti per uno? giammai.

Il clima che si sta creando intorno all’intero movimento ippico italiano non promette nulla di buono.Tutti a protestare nei confronti del “nemico“ Ministero competente ma in ordine sparso con una moltitudine di sigle che genera solo confusione mentre occorerebbe mai come ora trovare una sola linea di condotta. A leggere i vari comunicati emessi in queste ore se ne trae la conclusione che al Ministro e ai suoi collaboratori, all’uopo delegati, dell’ippica italiana interessa quasi nulla. Abbiamo lasciato quel “quasi“ più come forma di speranza che altro stante a quanto scritto nei vari comunicati della totale riluttanza del MIPAAF a mantenere fede agli impegni economici nei confronti dell’intero comparto ippico. Non sono trascorsi molti anni da quel periodo nero vissuto tra scioperi e proteste con cavalli portati fin sotto la sede del Ministero e in verità in tanti avevano sperato poi di non essere più costretti a vivere quella triste esperienza. Invece no, il mancato rispetto degli accordi presi, il ritardo ingiustificato nei pagamenti porta alla decisione di fermare le corse e semmai giungere a chiudere gli ippodromi. Mossa pesante ma scossone necessario per spingere il Ministro Martina ad un’auspicato ravvedimento riservando maggiore attenzione all’intero settore. Tutti d’accordo a percorrere questa strada? nemmeno per sogno. Da lunedi 18 sospenderanno l’attività (salvo ripensamenti) gli ippodromi di: Bologna,Cesena,Grosseto,Merano,Palermo,Pisa,Roma,S.Giovanni Teatino,Siracusa,Torino,Varese,Villacidro. E gli altri? non si sa o meglio alcuni come gli impianti di:Firenze, Follonica e Taranto, riuniti sotto la medesima sigla, hanno già comunicato che resteranno aperti a conferma della eccessiva frantumazione che porta solo a troppe voci discordanti e si sa che troppi galli a cantare……(Bruno Delgado)