
Michael Pellegrino: costruire atleti dall’interno verso l’esterno

Quando si tratta di allenare atleti d’élite, Michael Pellegrino porta molto più che serie e ripetizioni. Con una filosofia radicata nella biomeccanica, nell’equilibrio strutturale e nelle scienze della performance umana, Pellegrino ha lavorato con olimpionici, piloti di Formula 1, giocatori professionisti di rugby e football, e cavalieri di alto livello. La sua missione è chiara: scoprire e correggere i limiti nascosti che frenano gli atleti, costruendo al tempo stesso la resilienza e la forza di cui hanno bisogno per eccellere.
Sul suo sito Pellegrino descrive i suoi metodi esclusivi, il Kinetic Chain Enhancement™ e il BodyMechanic™ approach, che hanno reso possibile la crescita e il recupero di campioni in diverse discipline. La sua visione è chiara: costruire atleti resilienti, forti e longevi, partendo sempre da solide fondamenta.
La filosofia di allenamento: partire dalle basi
“Quando alleno atleti competitivi, il mio obiettivo principale è individuare e affrontare i punti deboli — come squilibri muscolari, restrizioni di mobilità o inefficienze tecniche — che potrebbero portare a infortuni o limitare la performance. Attraverso una dettagliata valutazione biomeccanica e del movimento, do priorità alla prevenzione degli infortuni per costruire una solida base su cui ottimizzare la prestazione sport-specifica.”
Sviluppo muscolare: funzione e forma insieme
“L’equilibrio tra ipertrofia e forza funzionale dipende dallo sport dell’atleta e dalle sue condizioni fisiche attuali. Io do priorità all’ipertrofia funzionale, che sviluppa massa muscolare migliorando allo stesso tempo forza e performance atletica. Per esempio, integro movimenti multiarticolari come squat o stacchi con ripetizioni medio-alte per stimolare la crescita muscolare garantendo al contempo funzionalità specifica per lo sport, mantenendo l’atleta agile e potente.”
Periodizzazione: adattarsi ai cicli agonistici
“Per la maggior parte degli atleti utilizzo la periodizzazione ondulata, che varia intensità e volume dell’allenamento per fornire nuovi stimoli, prevenire stalli e ottimizzare la performance. Nel salto ostacoli, dove la stagione competitiva è molto lunga, mi concentro su allenamenti di forza più pesanti nelle settimane senza gare per sviluppare potenza e resilienza. Durante le settimane di gara passo invece a esercizi di flessibilità, mobilità e attivazione muscolare per mantenere la performance riducendo al minimo affaticamento e rischio di infortunio.”





Recupero: la vera differenza
“Un recupero efficace parte da elementi fondamentali e non negoziabili come sonno di qualità e idratazione corretta, che hanno un impatto enorme sulla performance. Inoltre, do priorità a trattamenti mirati dei tessuti molli, come rilascio miofasciale o massaggi, per ripristinare la funzionalità muscolare e connettivale. Ritengo i foam roller sopravvalutati, perché un uso scorretto può provocare pressione e infiammazione eccessive. Al contrario, esposizione al freddo, terapia con luce rossa e ossigenoterapia iperbarica sono estremamente efficaci nel ridurre l’infiammazione e accelerare il recupero.”
Prevenzione degli infortuni: riequilibrare il corpo
“Gli squilibri posturali sono i problemi più comuni che osservo, in particolare negli sport equestri, dove i movimenti ripetuti causano tensioni eccessive in alcuni gruppi muscolari e debolezza o mobilità ridotta in altri. Li affronto con un metodo chiamato Kinetic Chain Enhancement, che ricalibra flessibilità, forza e allineamento scheletrico attraverso esercizi mirati e movimenti correttivi. Ad esempio, per correggere flessori dell’anca rigidi e glutei deboli nei cavalieri, inserisco esercizi di stretching e potenziamento specifici per ripristinare l’equilibrio e migliorare la performance.”

Nutrizione: carburante personalizzato
“Per ottimizzare nutrizione e recupero, inizio con una valutazione BioSignature, che analizza la distribuzione del grasso corporeo di un atleta per dedurre eventuali squilibri ormonali e determinare i suoi fabbisogni di macronutrienti (proteine, carboidrati, grassi). Questo mi permette di creare un piano nutrizionale personalizzato, allineato al programma di allenamento e allo stile di vita dell’atleta. Per esempio, un atleta di endurance potrebbe ricevere un piano più ricco di carboidrati intorno agli allenamenti per alimentare performance e recupero, integrato con nutrienti mirati come omega-3 o elettroliti per la salute ottimale.”
Preparazione personale: ogni atleta è unico
“Per massimizzare la performance di un atleta inizio con una valutazione completa dell’equilibrio strutturale, per analizzare forza, simmetria e schemi di movimento, indipendentemente dallo sport. Questo stabilisce una base solida, correggendo squilibri che potrebbero limitare la performance o portare a infortuni. Una volta stabilito questo punto di partenza, progetto un programma su misura per le esigenze dello sport, le capacità fisiche e la capacità di recupero dell’atleta, tenendo conto anche del suo stile di vita. Per esempio, un atleta molto energico con un’agenda fitta potrebbe beneficiare di sessioni più brevi e intense. Anche se considero la personalità dell’atleta per garantire coinvolgimento, il focus rimane sempre sul raggiungere risultati misurabili piuttosto che sull’intrattenimento.”
Oltre l’allenamento
Il lavoro di Michael Pellegrino va ben oltre il tradizionale concetto di preparazione atletica. Combinando biomeccanica, nutrizione, recupero e programmi su misura, costruisce atleti non solo più forti, ma anche più resilienti, equilibrati e pronti ad affrontare le sfide.
In ogni sua parola emerge una verità semplice ma potente: la performance nasce dalla prevenzione, e la grandezza si costruisce sull’equilibrio.
Valentina Sozzi Ph- Image Curtsy of Michael Pellegrino
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