Nella importante gara di Endurance CEI*** di Montechiarugolo, bella vittoria di Diana Origgi

Il castello di Montechiarugolo si erge sulla riva sinistra del torrente Enza, nella strategica posizione di confine tra il parmense ed il reggiano e poggia le fondamenta su un terrazzo naturale da cui deriva il toponimo del suo nome Monticulus Rivoli. Ai suoi piedi sorge l’Ippodromo del Castello ASD che ha ospitato la Val d’Enza Endurance Cup, due giornate di Endurance che comprendevano cinque categorie come al solito, il sabato la CEI* (160km), la CEI** (122 km), CEI* (82 km), e la domenica la CEN B (84 km), la CEN A (56 km), e le due Catg. Debuttanti Agonisti e non (28 km). Oltre centoquaranta, tra i quali tre stranieri, uno svizzero, un inglese ed una francese, i binomi giunti in questa campagna stupenda per la sua bellezza straripante esaltata dal verde e dai suoi castelli eleganti e che deve la sua fama per la riconciliazione, a tutti nota, avvenuta da queste parti tramite Matilde di Canossa fra Enrico IV° e papa Gregorio VII° nel lontano 1077. Riconciliazione che non c’è stata sta’ volta tra Gino Origgi ed i responsabili della federazione che al momento della premiazione si sono battagliati, anche se la gente dell’endurance che sta col famoso allevatore piacentino della Bosana, ha dissentito sul modo ed il momento che, volere e volare, hanno un po’ incrinato le belle giornate di sport dovute alla bravura degli organizzatori. La 160 km. ha sempre visto nelle prime posizioni i cavalli della Bosana che hanno dato ritmo e grande spirito alla gara e Pervinca della Bosana montata da Diana Origgi tagliava per prima il traguardo finale ( media 16,753 km./ora ), mentre alla seconda piazza s’inseriva Antonio Vaccarecci su Eldor che batteva in volata la yr Rebecca Borghi su Rapunzia della Bosana, che otteneva dalla Giuria la best condition. Trentadue partenti e solo sedici classificati dopo la dura battaglia lungo le belle tornate sulle sponde dell’ Enza e sui contrafforti dell’anello arancio detto “del rosmarino“ che si snodava per le valli. Nella CEI* di 122 km. successo di Marco Sardo su Oros (best condition) che batteva Annamaria Casamento su Turandor di Valleverdi e Giacomo Riboldi su Dellaru e nella CEI* di 82 km. La vittoria e la “best condition“ andavano a Vincenzo Amato ed al baio Missuri che precedevano al traguardo Fabio Orlando e Antonio Marino rispettivamente su Zamir e Shagara Bint Espana. Le categorie Nazionali e dei debuttanti, disputate nella giornata sucessiva, vedevano le affermazioni nella 84 km. di Giorgio Amadori su Acetho, nella 56 km. di Mauro Galbardi, nelle debuttanti di Giorgio Cingolani su Kolh e Tatiana Asti su Laurence. Grande organizzazione e grande entusiasmo, la sistemazione dei cavalli, i cancelli veterinari, le segnalazioni sul percorso vere chicche. E bravi questi matildiani, torneremo a ….Canossa, ma non in senso di umiliazione. Mauro Beta