
Nicola Erculei, ritorno alle origini dell’Endurance

Il cavaliere racconta la sua esperienza negli States dove ha partecipato a una CEI2*
Chi è Nicola Erculei
Nato il 28 settembre 1985 a Roma con la passione per i cavalli che lo ha accompagnato fin dalla culla. Il padre è stato cavaliere nelle competizioni di endurance e ha praticato il judo e Nicola ha seguito passo dopo passo le orme paterne, tra sella e tatami. Un ragazzo nato e cresciuto con lo sport dentro, passando anche dal salto ostacoli, come lui stesso ci racconta.
“Abbiamo avuto da sempre un cavallo con il quale ho saltato fino a che è stato possibile. Poi è morto a 28 anni. Da quel momento in poi mi sono dedicato solo all’endurance, uno sport che mi piace per il rapporto che si crea tra uomo e cavallo. Talmente stretto che è difficile da spiegare”.
La vita porta a effettuar scelte tra professione e passioni. Non sempre è semplice ma ce la si può fare, come ci conferma Nicola.
“Mi ritengo un amatore dell’endurance anche se poi, alla fine, vivo questo sport come un professionista. Prima ero nell’arma dei Carabinieri e con alcuni colleghi ho partecipato anche al mondiale militare in Dubai. Poi mi sono congedato e adesso ricopro l’incarico inerente la sicurezza per il programma alimentare delle Nazioni Unite. In pratica lavorando su turni, ogni giorno ho la possibilità di salire in sella e allenarmi”.
Questi sono le gare più importanti alle quali Nicola Erculei ha partecipato:
28/9/13 Rein – 28° Valeggio sul Mincio CH-M- YH-E
6/3/14 Dubai – 16° Jersik Bugati CEN
31/8/24 Shamal dei Laghi – 1° Castiglione del lago CEI2*
27/7/19 – Nikita Vic – 3° Città della Pieve CEI 2*
23/4/23 Sahamal dei Laghi – 1° Castellaneta Marina CEN B/R

Nicola Erculei e i due Endurance
Il nostro ospite ha avuto il modo di vivere in prima persona la transizione tra un endurance “old style” e quello moderno ma resta imparziale nel giudizio.
“Sono sincero, mi piacciono tutti e due. Quello del passato era più tecnico, meno veloce e ti potevi assaporare maggiormente la competizione. Ai cancelli avevi più tempo per far recuperare il cavallo. Oggi è tutto più frenetico, devi avere cavalli più forti e un team che sia in grado di starti dietro in modo altrettanto rapido. Le soste tra un giro e l’altro assomigliano sempre più ai pit stop delle Formula 1!”
Il Far West, nuova frontiera per Nicola
Recentemente Nicola è stato negli Stati Uniti per partecipare a una gara: dove, come e perché?
“Ad Arezzo ho conosciuto una ragazza, Anastassia Davini, che affitta cavalli da endurance da Jacopo Di Matteo. Lei si sta anche dando da fare per cercare di riportare in auge l’endurance sulla costa ovest perché, dopo il COVID, c’è stato un calo di popolarità. Mi ha dato una mano a trovare un cavallo in affitto, i costi erano accettabili e mi hanno consentito di fare questa esperienza in Nevada, vicino a Reno”.
Com’è andata questa esperienza americana?
“È stata una competizione tosta, come affrontare una gara di Gubbio dei tempi passati! Il cavallo che ho affittato è True Grift SA, un Purosangue Arabo locale. Ho voluto partecipare a una gara FEI, una CEI2* 120 CIM, per cercare di fare punti mentre Anastassia ha partecipato a una categoria inferiore. Non è andata bene a nessuno dei due, entrambi eliminati al termine del secondo giro. Il mio cavallo probabilmente si è procurato una piccola distorsione e i veterinari lo hanno fermato.
Peccato perché il percorso era bellissimo, con tratti in salita e discesa e passaggi anche su pietre dove era necessaria molta attenzione su dove il cavallo metteva i piedi. Io il primo giro l’ho completato alla media di 9.8 km/h mentre i primi hanno completato a 13 km/h.
Tra l’altro anche il discorso degli elettroliti deve essere valutato diversamente dal cavaliere perché il clima secco non fa sudare i cavalli ma la perdita dei liquidi c’è ugualmente, più difficile da valutare mentre sei sul percorso.
Anche i panorami che si presentavano davanti a noi erano da urlo e per me che sono cresciuto guardando gli spaghetti western con Bud Spencer e Terence Hill, è stato fantastico! Tra l’altro c’è una grande somiglianza tra questi panorami e quelli del monte Petrella Salto e dell’altopiano di Rascino: mio padre è di quelle parti, ci sono andato a cavallo molte volte”.

Shamal dei Laghi e Brow Sugar sono i cavalli che attualmente sono nella scuderia di Nicola ma che sono stati vittime di un episodio spiacevole.
“Per Capodanno qualcuno ha pensato bene di sparare i fuochi d’artificio sopra i box dei miei cavalli e tutti due si sono fatti male. Stanno recuperando anche se Brown, che sta svolgendo anche l’attività di stallone, è un birichino e per ora non sono ancora riuscito a vederlo al cento per cento della condizione in gara”.
Dopo l’esperienza americana rivedremo Nicola Erculei in gara al Mondiale per giovani cavalli o alle finali MASAf di Marina di Pisa.
Il risultato della gara in Nevada
Foto Erculei
HSJ per FISE
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