Parigi assediata dalle proteste: in marcia e a braccia conserte anche i veterinari.

La Francia è in subbuglio in questi giorni e, oltre alle proteste condite con la manifestazione di lunedì a Parigi da parte degli operatori del settore equestre per opporsi all’aumento dell’IVA nei centri ippici previsto dalla Federazione Nazionale Francese, anche i veterinari hanno avuto motivo di protesta la scorsa settimana.
E’ successo mercoledì 6 novembre, i veterinari transalpini hanno imposto uno sciopero per protestare contro la nuova legge di restrizione alle loro facoltà di amministrare e somministrare i farmaci.
Un numero compreso tra gli 8000 e i 9000 veterinari hanno marciato a Parigi durante la manifestazione, questo dato è fornito dal Syndicat National des Vetèrinaires d’Exercice Libèral (SNVEL), che rappresenta circa il 40% dei veterinari.
Questa è di fatto una novità per il Sindacato dei Veterinari che, sempre nell’ambito della protesta sono intervenuti durante lo sciopero solo per interventi gravi e urgenti.
I due ministri coinvolti nell’approvazione della nuova legge, il ministro della salute Marisol Tourain e quello dell’agricoltura Stephane Le Foll, hanno infice accettato di incontrare i portavoce dei veterinari per un confronto, nonostante la promessa di eliminare la legge incirminata lo sciopero si è protratto per inibirne un suo reinserimento in seguito.
Veterinari e rapresentanti ministeriali si incontreranno di nuovo prossimamente, alla base del confronto ci saranno discussioni sulla riduzione dell’uso di antibiotici, i quali, sottolineano i ministri sopra citati, devono essere tenuti sotto controllo.
da: beva.org
(MC)