Pubblico attento e numeroso intorno al magnifico spazio del circo Massimo, Roma.

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Guido Grimaldi con Gentleman 2025 versili /GCL

Il circo Massimo, il più grande edificio per lo spettacolo e lo sport di tutti i tempi a Roma, un monumento grandioso in grado di ospitare centinaia di migliaia di spettatori e che si allungava per oltre seicento metri tra i colli Palatino e Aventino.

La grande organizzazione firmata da Marco Danese, insieme a Eleonora di Giuseppe, fanno della decima edizione della tappa capitolina del Longines Global Championship Tour un evento degno del suo nickname: la Formula 1 del salto ostacoli.
Complice un fine settimana soleggiato e caldo tipico di un’ottobrata romana da manuale i grandi binomi dell’equitazione hanno fatto egregiamente la loro parte offrendo uno spettacolo mozzafiato a livello internazionale.
Roma torna caput Mundi grazie al salto ostacoli d’autunno.
Guido Grimaldi e Clara Pezzoli nella prima giornata , quella di venerdì, sono saliti sul podio e se Grimaldi non è riuscito a duplicare il successo nel barrage del sabato successivo i nostri campioni si sono dimostrati ancora una volta atleti in grado di stare a proprio agio nel gotha del circuito mondiale. Il campo di gara immerso tra i pini marittimi con il colle Palatino a strizzare l’occhio e testimoniare un tempo glorioso, ha accolto il campione svedese Henrik von Eckerman, per 36 mesi consecutivi al vertice del ranking mondiale, che con la sua Iliana è volato sugli ostacoli alla volta del secondo barrage senza nessuna difficoltà.
La nostra Clara Pezzoli è passata al secondo barrage dietro alle due amazzoni qualificatesi ma si è dovuta arrendere mentre la tedesca Katrin Eckerman che aveva mantenuto il vantaggio di pochi secondi esibendosi in una performance magistrale nel secondo percorso ha segnato un netto che l’ha posizionata alle spalle dello svizzero Fuchs e dunque sul podio mentre l’australiana Edwina Tops Alexander in sella al suo nuovo compagno di gara è caduta sull’ostacolo numero sei del percorso finale.

Si infrange sull’ostacolo numero sette il sogno di Piergiorgio Bucci su Cortez van’t Klein Asdonk Z, dopo un bel percorso netto purtroppo per il binomio la gara si conclude con 4 penalità. Alla fine Martin Fuchs su L&L Lorde si conferma il fuoriclasse che è abbassando di due secondi il tempo Simon Delestre su Castanha van het Beeckhof Z che per un poco ha sognato di salire sul primo gradino del podio senza tuttavia portare a casa il primo premio. Il finale al cardiopalma ha traghettato il pubblico verso un esito sorprendente dove Fuchs è stato battuto proprio sul finale da Victor Bettendorf che in sella a Doha de Riverland ha portato in trionfo la bandiera lussemburghese.

© Riproduzione riservata.

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