Quell’80%…

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cavallo bello generico

Quante sono le cure e le attenzioni che rivolgiamo al nostro cavallo? Sicuramente infinite. E infiniti sono gli accorgimenti che vanno dalla semplice prevenzione, alla cura vera e propria di patologie più o meno complesse,e i prodotti oggi in commercio, che vanno dalla cura della coda, a quella per le orecchie. Potremmo dire che questo è uno dei tantissimi fili conduttori che lega allevatori, sportivi o appassionati, ma anche gli atleti delle più svariate discipline oggi presenti. La medicina ha fatto lunghissimi passi in avanti nello studio e nella cura di tantissime malattie, ma
ancora sono tantissimi gli ostacoli da superare. « Massa anormale di tessuto che cresce in eccesso e in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo», questa è la definizione accettata a livello internazionale per definire un tumore. Tra le tante forme oggi riscontrate ci limiteremo ad osservare il melanomacutaneo. E’ un tumore maligno ( cioè cellule che appaiono morfologicamente e funzionalmente diverse dalle corrispondenti normali ) che trae la sua origine dalla proliferazione incontrollata delle cellule del derma. Ciò ha un’importanza non irrilevante poiché l’ 80% dei cavalli grigi ( e soprattutto i cavalli arabi) con età superiore ai 15 anni presenta tale patologia. L’eccessivo ingrossamento della parte interessata può il più delle volta portare a lesioni isolate o multiple che interessano soprattutto la regione perineale o la faccia ventrale della coda. I melanomi si presentano quindi come lesioni nodulari indolenti talvolta ulcerate. Lo sviluppo della crescita tumorale può essere più o meno veloce e non è obbligatoria la presenza di metastasi. Nel caso del cavallo grigio la maggior parte delle volte infatti si tratta di una forma benigna (I tumori che si verificano nei cavalli di colore diverso dal grigio hanno una maggiore tendenza alla malignità) , il tumore può attaccare tuttavia non solo la pelle ma anche qualsiasi altro organo interno. La loro pericolosità risiede proprio nella zona dove essi sono situati: un tumore benigno di grosse dimensioni può diventare molto pericoloso se si trova vicino al cuore o nella zona anale impedendo la normale defecazione. Le varie terapie ( le quali oggi mostrano limitata efficacia) risiedono nella cimetidina, con la quale si è visto una riduzione del volume della massa tumorale del circa 50% e del 90% ( tali risultati però non sono riscontrabili in tutti i soggetti trattati) . Se il tumore risiede in zone che ostacolano i normali processi biologici si può intervenire con l’asportazione chirurgica (è improbabile però che un singolo intervento chirurgico possa limitare la disseminazione tumorale , di solito le neoplasie sono già ampiamente disseminate prima che venga richiesto qualsiasi intervento), oppure intervenire con la crionecrosi (terapia molto veloce ma che non del tutto risolutiva ) oppure intervenire con radiazioni ( le quali però hanno scarso effetto). Come già accennato la presenza del melanoma cutaneo non pregiudica generalmente la normale vita del nostro cavallo, il più delle volte infatti il problema può risiedere in un deficit di tipo estetico. Diciamo che però non è sempre così ,numerosi sono i casi nei quali le difficoltà di defecazione, ulcere, infezioni, o sviluppi ad organi interni ,hanno portato anche all’eutanasia dell’animale. Sicuramente non siamo d’avanti ad uno delle più grosse problematiche che un cavallo sportivo deve affrontare,(i più svariati dolori articolari sono infatti la principale “piaga” che affligge l’atleta quadrupede) ma anch’essa rappresenta un ulteriore elemento di attenzione per tutti coloro che hanno a cuore la salute e il benessere del proprio cavallo. Non si finirà mai di ricercare tutte le possibili cure mediche, stratagemmi naturali o magari improponibili rimedi della nonna, per
assicurare al nostro compagno di avventure l’alleviazione di qualsiasi sofferenza o dolore . Resta però la reale convinzione che la miglior cura risieda nella prevenzione ,fare attenzione quindi ai carichi di lavoro, al regime alimentare ecc.. siano il giusto passepartout per una condizione di benessere che si protragga lungo tutto l’arco della vita.
Edgar Palermo

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