Ranieri di Campello, il Cavaliere tanto amato

Advertisement
Nobili di Campello 1

Mese di giugno dell’anno 1942. Siamo nel pieno della Seconda guerra mondiale. I destini della guerra sono ancora incerti e molto si gioca sul Fronte orientale dove Hitler, capovolgendo il patto Molotov-Ribbentropp del 1939, nel 1941 ha attaccato la Russia di Stalin. Si tratta della cosiddetta “Operazione Barbarossa”, la più grande operazione militare terrestre di tutti i tempi.
L’Italia di Mussolini non vuole rimanere indietro. Malgrado l’inadeguatezza dei suoi armamenti e dei suoi equipaggiamenti, lo Stato Maggiore ha inviato in Russia alcune delle migliori unità del nostro esercito: le due divisioni autotrasportate di Fanteria, Pasubio e Torino, una divisione celere formata da Savoia e Novara Cavalleria, le Batterie a cavallo e un reggimento di Bersaglieri. Nel maggio 1942 l’armata italiana, comandata dal generale Messe, viene ampliata con l’arrivo di altre divisioni e del Corpo d’Armata Alpino. Si forma l’Ottavo Corpo d’Armata italiano che fronteggia i Russi lungo la linea del Don.L’11 giugno del 1942 il maggiore Ranieri di Campello, viene aggregato, su sua richiesta, all’Ottava Armata, come addetto al comando, in Savoia Cavalleria. Quando Ranieri di Campello chiede di partire per il fronte russo ha 34 anni e si trova in missione speciale in Africa settentrionale. Era nato a Campello sul Clitumno il 21 settembre, dal conte Pompeo, senatore del Regno, e dalla principessa Guglielmina Boncompagni Ludovisi, Dama di Corte della Regina Elena.  Quarto di cinque figli, aveva passato la sua infanzia tra la villa natale di Campello, dove la sua famiglia si era insediata all’alba dell’anno Mille, e il Quirinale, dove per sei mesi l’anno i genitori prestavano servizio a Corte.
Quando, nell’ottobre del 1927 il padre venne improvvisamente a mancare, Ranieri si trovava a Pinerolo, dove era entrato da pochi mesi come aspirante ufficiale nella scuola di Cavalleria. Sottotenente a 19 anni, fu destinato in Piemonte Reale, uno dei primi Reggimenti di Cavalleria del nostro esercito, dove due anni dopo entrò in servizio permanente effettivo. Fin da quegli anni Ranieri, appassionato di cavalli, si affermò come uno dei migliori cavalieri italiani. Partecipò nel 1936 alle Olimpiadi di Berlino per il completo e girò i campi a ostacoli di tutta Europa, ottenendo prestigiosi successi, come il premio Caprilli ad Aquisgrana, nel 1939. […]di Roberto de Mattei

Rimani aggiornato sulle news di Horse Show Jumping

Iscriviti alla newsletter
Advertisement
Mascheroni Logo
Sport Endurance logo
logo avantea
Tenuta Monticelli logo
IMG 7016
IMG 7017
Kep Italia
club ippico euratom ogo