RICCARDO PATRESE, DALL’AUTOMOBILISMO ALL’EQUITAZIONE

“IL RAPPORTO CON IL CAVALLO MI AFFASCINA”
SPIEGA ALLA 10 GIORNI EQUESTRE DI PREDAZZO
Predazzo, Val di Fiemme (Trentino), 9 luglio 2010 – È ormai un ospite fisso della “10 Giorni Equestre”, manifestazione ippica che ogni estate richiama a Predazzo, in Val di Fiemme, numerosi binomi e il pubblico delle grandi occasioni: Riccardo Patrese, ex campione patavino di Formula 1 e vincitore nella sua lunghissima carriera di sei Gran Premi, anche quest’anno non ha saltato l’appuntamento con la kermesse equestre fiemmese, partecipando ad alcune gare e seguendo da vicino la figlia Maddalena, impegnata pure lei in questi giorni al campo ippico “Le Fontanelle”.
“Le gare finora non sono andate molto bene – spiega l’ex campione di Formula 1, da parecchi ormai anni avvicinatosi all’equitazione – ho commesso qualche errore in ogni giro che mi ha inevitabilmente fatto perdere terreno. Però il bilancio è comunque positivo, i cavalli stanno saltando bene e mi sto godendo queste splendide giornate qui a Predazzo dove mi sono sempre trovato molto bene e dove tornerò certamente anche in futuro”.
Quando è nata la sua passione per questa disciplina così diversa dall’automobilismo?
“Una decina di anni fa circa, quando le mie figlie hanno iniziato ad avvicinarsi a questo sport. Chi è più forte? Loro, loro senza dubbio – sorride Patrese -. Sono brave, Maddalena ha vinto il bronzo agli Europei Juniores, Beatrice, che non è presente quest’anno qui a Predazzo, è arrivata quinta in un Gran Premio di Coppa del Mondo a Verona. Diciamo pure che rispetto a me loro sono di un altro pianeta”.
Qual è l’aspetto dell’equitazione che l’ha colpita maggiormente?
“Il rapporto con il cavallo, cercare di capire i suoi umori, le sue sensazioni. Il cavallo non parla, dunque va capito e i suoi stati d’animo vanno interpretati. Diciamo che è proprio il rapporto che si viene a creare con il cavallo l’aspetto di questa disciplina che più mi affascina e mi incuriosisce”.
(foto: Federico Modica)