Ricordando Lario LD

Advertisement
purosangue

In una terra di grandi campioni, di uomini di cavalli, in una terra la cui storia è stata segnata dal connubio tra uomini e cavalli; non si riesce a capire (se mai si ci potesse riuscire) come si possa far morire di stenti un povero cavallo all’interno del proprio box.
Nella notte di venerdì 28 gennaio, infatti, in un ippodromo di Trieste è morto in condizione pietose e dopo una lunga  agonia Lario LD, purosangue. Ecco le parole del veterinario appena intervenuto sul luogo del fatto: nei box non c’era fieno, né avena, né altro cibo e le stalle erano sporchissime al punto che i cavalli erano costretti a stare nei box con le zampe nei loro escrementi. Era già nota comunque agli agenti l’alto tasso di degrado che vigeva all’interno dell’ippodromo, dato dalle molte telefonate anonime, e da diversi sopralluoghi fatti nella struttura. Comunque il mistero di tale abbandono è stato presto svelato, spiegano i proprietari della struttura, i quali attribuiscono tutta la responsabilità alla signora Elisa V., la motivazione sarebbe che ella non pagasse da mesi le spettanze per il mantenimento dei suoi cavalli. Dopo il decesso del purosangue la Polizia municipale ha trasmesso gli atti alla Procura che dovrà valutare gli eventuali illeciti a carico dei proprietari dell’ippodromo e della proprietaria degli animali. Adesso anche gli altri cavalli ritrovati nell’ippodromo, sono stati  posti sotto sequestro dopo la morte del purosangue Lario; anch’essi infatti versavano in gravi condizioni di denutrimento e sporcizia, si spera adesso possano vivere in una maniera un po’ più decorosa. E’ angosciante vedere come ancora oggi ci siano realtà del genere e che se ne parli solamente quando avviene una tragedia,che poteva essere facilmente  evitata, con le semplici cure, che ad esempio i migliaia di groom in tutto il mondo svolgono ogni giorno. Si ha l’impressione che il mondo degli Niches & Special in  europea certe volte viaggi a una doppia velocità, da una parte, paesi in cui le politiche non agevolano gli allevatori, non attuano piani economici di incentivo e sviluppo, cancellazione di premi allevatoriali ecc… dall’altro paesi che ad esempio, aboliscono la marchiatura a fuoco (legge di qualche giorno fa varata dallo stato tedesco per la tutela della salute del cavallo), oppure che manco a dirlo, hanno addirittura allevamenti di proprietà dello stato ,con una storia alle spalle ben conosciuta da tutti. Naturalmente non si vuole ricadere in facili polemiche le quali peraltro, non portano di  certo alla risoluzione di queste ed altre problematiche, ma non per questo non si dovrebbe cominciare a riflettere sul perché di tante questioni a tutt’oggi ancora aperte o irrisolte, ad esempio l’eliminazione della tappa italiana dal Global Champions Tour. Possiamo accettare o meno molte scelte politiche, ma tutti dobbiamo condividere l’idea che è proprio tal strumento che può rendersi garante per una migliore equitazione e per una condizione generale del cavallo sempre migliore, la quale lo si vuole ricordare, specialmente nelle aree più marginali,è sempre molto precaria.
EP

Rimani aggiornato sulle news di Horse Show Jumping

Iscriviti alla newsletter
Advertisement
Mascheroni Logo
Sport Endurance logo
logo avantea
Tenuta Monticelli logo
IMG 7016
IMG 7017
Kep Italia
club ippico euratom ogo