Rinopolmonite equina: la FISE sospende le gare nazionali fino al 21 marzo

6 marzo 2021 – La Federazione Italiana Sport Equestri ha scelto di seguire le indicazioni definite dalla FEI ed ha rilasciato proprio questa mattina un comunicato in cui il Presidente federale ha dichiarato di aver deciso di prolungare la sospensione di tutte le gare di tutte le discipline che si sarebbero dovute svolgere sul territorio nazionale nel mese di marzo.
Lo stop alle competizioni che era già stato attuato per la settimana corrente è stato prorogato fino al 21 marzo, compreso, ed è arrivato dopo che la FISE ha potuto valutare in modo attento e preciso tutte le informazioni acquisite nei giorni scorsi riguardo l’andamento dei contagi in Europa e, in particolare, in Italia. I dati sono stati monitorati e forniti con regolarità dalla Federazione e dalle istituzioni locali e le valutazioni sono state effettuate dal Dipartimento Veterinario.
La FISE è consapevole che il provvedimento, assunto in via precauzionale, comporta e comporterà diversi disagi ai Comitati organizzatori che avevano già programmato gli eventi sportivi delle prossime settimane e allo stesso tempo alcuni ritardi sulla preparazione sportiva dei binomi, ma è stato necessario per contribuire responsabilmente per cercare di limitare i fatto di rischio di contagio e quindi tutelare la salute dei nostri tanto amati cavalli atleti che ogni giorno collaborano e ci permettono di ottenere molti successi nel nostro sport.
La FISE è certa che i tesserati comprenderanno tali cause di forza maggiore e che cercheranno di tutelare la salute dei loro animali, confidando nel senso di responsabilità sempre dimostrato in qualsiasi occasione da tutti i compartimenti degli Niches & Special italiani.
Ecco alcuni degli accorgimenti che la Federazioni consiglia di tenere per cercare di limitare la diffusione della malattina ed i fattori di rischio di contagio da EHV-1.
Le pratiche riportate successivamente dovranno riguardare cavalli rientrati dall’estero negli ultimi 30 giorni, cavalli che presentano sintomi compatibili con la rinopolmonite, cavalli ospitati nello stesso circolo che sono entrati a contatto con questi esemplari, anche indirettamente attraverso l’utilizzo di materiale di scuderia, van, trailer, bardature etc. o che condividano lo stesso groom o che siano stati avvicinati da persone che hanno avuto contatti con cavalli sintomatici. Infine, cavalli che sono venuti accidentalmente in contatto, negli ultimi 30 giorni, con cavalli presenti in zone in cui si sono verificati casi anche solo sospetti (ad esempio Valencia e Vejer de la Frontera.
Di seguito, quindi, le azioni da intrapredere nei casi precedentemente elencati:
1) Avvisare subito il proprio veterinario per un’immediata visita sui cavalli, finalizzata alla valutazione di eventuali sintomi imputabili a una malattia infettiva. In questo caso è necessario coinvolgere immediatamente la ASL competente per territorio;
2) Si suggerisce di valutare con il veterinario di riferimento se effettuare un tampone di controllo sui cavalli coinvolti;
3) Alloggiare i cavalli in rientro dall’estero e/o sospetti e/o potenzialmente a rischio, in fabbricati o in sezioni di scuderie fisicamente diverse e distanti il più possibile o, come minimo, distanti almeno 20 metri dagli altri cavalli che sono stabilmente ospitati nel circolo;
4) È consigliato allocare tra le scuderie o i box che ospitano i cavalli sospetti e/o a rischio e gli altri, contenitori con varecchina diluita al 10% o altre sostanze consigliate dal veterinario, al fine di disinfettare le calzature utilizzate dalle persone che accudiscono i cavalli con patologie sospette;
5) È necessario pulire, e poi sanificare, il van utilizzato per il trasporto dei cavalli rientrati dall’estero e/o potenzialmente a rischio con una soluzione che contenga varecchina diluita al 10% o altre sostanze consigliate dal veterinario. Sarebbe utile applicare tale buona pratica a ogni spostamento, almeno finché l’emergenza sanitaria è in corso;
6) Allenare i cavalli sospetti e/o a rischio in maniera isolata rispetto agli altri presenti nel circolo e, se possibile, in un campo riservato oppure al termine della giornata, quando gli altri cavalli hanno finito le attività di allenamento;
7) Utilizzare un groom dedicato, con materiale e attrezzatura dedicata, oppure usare l’accortezza che il groom governi i cavalli sospetti e/o a rischio per ultimi oppure che utilizzi una tuta, cuffia/cappello e guanti dedicati (anche usa e getta) oppure cambi gli abiti e si lavi le mani se deve accudire altri cavalli;
8) Controllare la temperatura del cavallo due volte al giorno (mattina e sera) e mantenerne un registro sempre disponibile. La temperatura rettale non deve superare i 38 C°;
9) Porre la maggiore attenzione possibile nella condivisione di qualsiasi materiale e/o attrezzatura. Il contagio indiretto è molto subdolo, poiché attuato con atteggiamenti routinari che nella norma sono svolti in automatico;
10) nei rapporti con i cavalli sospetti e/o a rischio è necessario lavarsi le mani ed evitare di interagire con altri cavalli;
11) Mantenere le distanze sociali tra i cavalli sospetti e/o a rischio e gli altri di almeno 20 metri;
12) Evitare per i 30 giorni successivi dal momento del possibile contatto o dal rientro in scuderia dei cavalli, di portare i cavalli sospetti e/o a rischio fuori dal circolo, nel quale stanno effettuando la quarantena. Qualora la conformazione del circolo non consenta di isolare in maniera adeguata i cavalli sospetti e/o a rischio, evitare di far circolare all’esterno gli altri cavalli che sono ospitati nel circolo stesso;
13) Verificare se il proprio cavallo sia vaccinato per EHV (vaccino contro la rinopolmonite) e, in caso negativo, confrontarsi con il proprio veterinario per effettuare la vaccinazione. Si noti che il vaccino non protegge dalla forma neurologica di EHV-1, denominata anche Mieloencefalopatia da Herpes Equina (EHM), ma riduce i segni clinici e la diffusione del virus.
A tale proposito si raccomanda di non ridurre le attenzioni menzionate e da applicare nella quotidianità, anche se entrate in contatto con cavalli già vaccinati. Avere un cavallo già vaccinato non significa sia possibile non attuare le pratiche di cui sopra o che sia concesso mettere lo stesso a repentaglio, lasciandolo avvicinare ad altri soggetti.
La vaccinazione di animali a rischio o sospetti non è raccomandata, poiché andrebbe a ridurne gli effetti degli anticorpi in corso di produzione da parte dell’organismo.
fonte FISEFoto di Helena Lopes da Pexels