Rio 2016, medaglia d’oro all’altruismo ad Adelinde Cornelissen

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Adelinde Cornelissen

Gioie e dolori dei Giochi Olimpici… La specialista olandese del dressage Adelinde Cornelissen ha assaporato entrambi questi aspetti nella sua onorata carriera di atleta, Adelinde e Jerich Parzival si erano presentati a Rio per puntare ad una medaglia ma hanno purtroppo dovuto abbandonare anzitempo i Giochi brasiliani.Una scelta coraggiosa quella dell’amazzone olandese che, nonostante gli anni di preparazione e di allenamento per questo appuntamento ha scelto il ritiro per tutelare la salute del suo compagno di battaglie, Jerich Parzival.Ma andiamo con ordine: tutto era iniziato per il meglio dal loro arrivo in Brasile: il viaggio, la sistemazione ed i primi allenamenti avevano rivelato un Jerich Parzival sereno ed in ottima condizione, fino al mattino del 9 agosto in cui Adelinde, arrivando molto presto in scuderia per l’allenamento, ha trovato Jerich Parzival in stato di forte agitazione ed in preda ad una forte febbre.Secondo quanto scritto dalla stessa amazzone sul suo profilo facebook, il lato destro della sua testa era molto gonfio e la sua temperatura corporea superava i 40 gradi celsius, anche se a prima vista non sembrava influenza: Parzival infatti ha bevuto e consumato regolarmente i suoi pasti.All’arrivo dei veterinari sono stati effettuati degli accertamenti sul suo stato di salute che hanno rivelato una sorta di intossicazione dovuta alla puntura di un insetto, Jerich Parzival è stato allora sottoposto alla procedura di disintossicazione piuttosto lunga e laboriosa: esami del sangue e delle mucose, monitoraggio della temperatura corporea e per maggior sicurezza una analisi ecografica, fino a che la febbre non ha iniziato gradualmente a scendere per poi sparire alla fine della giornata.
A questo punto i veterinari hanno ritenuto idonee le condizioni di Parzival e dato il via libera al cavallo per prendere parte alle competizioni in programma, ma Jerich Parzival era apparso comprensibilmente debilitato. Per recuperare lo smalto sarebbe stato necessario un giorno in più a disposizione del binomio prima della prova a squadre, giorno che avrebbe potuto essere ricavato semplicemente con uno scambio nella entry list di Adelinde Cornelissen con una sua compagna di squadra della nazionale oranje, così l’entourage dell’amazzone della nazionale olandese si è mobilitato per presentarne richiesta formale alla FEI, richiesta che però è stata rifiutata.A questo punto l’amazzone era combattuta, da sottolineare che la squadra olandese non aveva con sè un binomio di riserva e che se avesse optato per il ritiro avrebbe lasciato la sua squadra con un binomio in meno in rettangolo.Così, dopo ore di monitoraggio in scuderia per controllare lo stato di Parzival e colloqui con lo staff veterinario, si è scelto di fare un test sul campo,  Adelinde Cornelissen e Jerich Parzival hanno lavorato per una decina di minuti con buon esito: la febbre non si è ripresentata ed il cavallo sembrava tranquillo.Nonostante ciò l’esperienza del giorno precedente ha suggerito all’amazzone grande cautela ed ha preso una delle decisioni più difficili per un atleta: il ritiro dai Giochi, per proteggere il suo compagno di battaglie ed il cavallo che dal punto di vista professionale le ha dato tutto, un amico. Adelinde Cornelissen ieri non è scesa in campo ad aiutare la sua squadra che con lei e Jerich Parzival avrebbe potuto puntare al titolo olimpico, lei stessa avrebbe potuto mirare ad una medaglia individuale ma la salute del cavallo, fortunatamente, per qualcuno è ancora ciò che conta di più.Un ringraziamento speciale ad Adelinde Cornelissen per il suo esempio di professionalità, sportività e soprattutto di grande lealtà nei confronti del suo cavallo Jerich Parzival.
photo: Matthias van Bloemendaal
(MC)

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