Se Atene piange, Sparta non ride. La Ladbrokes lascia l’Italia.

Advertisement
ladbrokes

L’ippica in Italia cerca di non scomparire aggrappandosi però a chi ha pesanti responsabilità sul suo stato comatoso. Le notizie che arrivano dal regno naturale dell’ippica e delle scommesse nemmeno sono confortanti. In Gran Bretagna il volume di gioco dell’ippica è in calo e questo ha originato alcune grandi contromisure da parte della società regina nella raccolta delle scommesse. La Ladbrokes chiude le sue agenzie sul territorio italiano e a breve trasferirà a Gibilterra la sede delle operazioni on line per godere di un regime fiscale più favorvole. Decisioni commercialmente ineccepili con dati che parlano di una diminuzione del gioco ippico e una accellerazione di altri giochi on line che in breve hanno fatto registrare introiti da capogiro per i gestori della scommessa. Stupisce naturalmente sapere che il paese  per antonomasia dell’ippica vede un calo sensibile dei suoi scommettitori e che è alla ricerca di veloci soluzioni per arginare questa fuga. Con l’abbandono dei corner e delle agenzie poste sul suolo italiano da parte della Ladbrokers si fa avanti una certa qual preoccupazione su chi andrà a rilevare quegli stessi spazi e quale “politica commerciale“ porterà avanti. Si tenteranno azioni di incentivazione e rilancio delle giocate ippiche all’interno di quei locali ampliandone i punti gioco o se ne ridurranno ulteriormente gli spazi a vantaggio di altri tipi di scommesse? Il pericolo vero è che qualsiasi iniziativa per tentare di salvare l’ippica italiana vada a farsi benedire con la scomparsa delle postazioni destinate alla raccolta delle giocate. (Bruno Delgado)

Rimani aggiornato sulle news di Horse Show Jumping

Iscriviti alla newsletter
Advertisement
Mascheroni Logo
Sport Endurance logo
logo avantea
Tenuta Monticelli logo
IMG 7016
IMG 7017
Kep Italia
club ippico euratom ogo