Toglieremo il circo equestre da Piazza di Siena?

Norme per la tutela degli equini e loro riconoscimento come animali di affezione. Recita così il disegno di legge presentato alla Camera dei Deputati a marzo dello scorso anno dalla On. Paola Frassinetti con altri 29 parlamentari cofirmatari. Il Disegno di legge è stato assegnato alla XIII Commissione Agricoltura ma attende ancora l’esame e si spera che, seppur con la lentezza di un pachiderma, arrivi al termine del suo iter parlamentare ad essere legge dello Stato senza subire eccessve modifiche. Questo perchè chi ha redatto quel testo ha mostrato nella sua stesura una grande conoscenza delle problematiche legate all’uso dell’animale nel nostro paese oltre ad un evidente amore verso tutti gli equini. Impossibile esaminare in queste righe tutti gli articoli della proposta di legge presentata in Parlamento per cui ci limitiamo, almeno per ora, a prendere in esame quanto recita il punto 3 dell’Art.1 del ddl. “E’ fatto divieto di utilizzare gli equini in spettacoli o manifestazioni che comportano l’esecuzione di esercizi innaturali, pericolosi, stressanti o contrari alla dignità degli animali stessi“. Dopo aver letto queste righe il nostro primo pensiero è andato alla gara di potenza inserita nel programma dell’internazionale di Piazza di Siena. Ci siamo chiesti per anni assistendo a quella competizione se fosse giusto sottoporre i cavalli a quello sforzo immane con gravi pericoli per la loro incolumità oltre che per quella dell’atleta. Le risposte ottenute nel tempo sono state quelle di cavalli particolari, preparati a saltare quelle altezze. Personalmente ne abbiamo sempre dubitato e sperato nella eliminazione della prova di potenza dal programma delle gare. Tra qualche tempo è probabile che una Legge dello Stato Italiano ne renderà impossibile l’effettuazione. Sarebbe una gran bella presa di coscienza se, senza attenderne la promulgazione, il Presidente della F.I.S.E. di sua iniziativa ne disponesse l’abolizione già dal prossimo programma delle gare di Piazza di Siena. (Bruno Delgado)