
Tutte le razze: focus sul cavallo Lipizzano

Razze, particolarità, origini e contesto storico del cavallo Lipizzano.
Il cavallo Lipizzano è forse il cavallo più conosciuto nel mondo. Le sue eccezionali caratteristiche di maestosità e intelligenza sono state esaltate e diffuse ovunque delle immagini della Scuola Spagnola di Equitazione di Vienna e dai circhi di tutti i continenti.
Pochi sanno però, che questo splendido animale, legato nell’opinione comune dell’Austria, è invece più affine all’Italia.
Il cavallo Lipizzano prende il suo nome dal villaggio di Lipizza (oggi Lipica, in Slovenia), di proprietà della Chiesa che venne acquistata nel 1580 dall’arciduca Carlo II d’Austria con l’intento di fondare uno specifico allevamento per cavalli da corte e da carrozza
Il territorio carsico, con il terreno solido e accidentato, favoriva lo sviluppo di zoccoli robusti, una caratteristica distintiva della razza.
Le linee genealogiche
L’allevamento originale impiegò fattrici italiane (da Verona, Polesine e Aquileia) e stalloni spagnoli, successivamente integrati con linee di sangue Frederiksborg, Napoletano e Kladruber.
Nel corso dei secoli si affermarono sei linee principali come Pluto, Conversano, Favory, più recenti Tulipan e Incitato, ciascuna con tratti genetici distintivi
Trasformazioni e importanza culturale.
Durante le guerre napoleoniche, l’allevamento fu costretto a spostamenti e subì gravi danni, ma fu ricostruito dopo il Congresso di Vienna del 1815
L’imperatore Francesco Giuseppe incrementò le strutture e arricchì il ceppo con sangue Arabo. Dopo la Seconda guerra mondiale, solo 11 Lipizzani riuscirono a tornare a Lipizza, offrendo un punto di partenza per il recupero della razza
Patrimonio UNESCO & diffusione
Il Lipizzano è oggi riconosciuto come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO
La Lipizzan International Federation (LIF), con decine di allevamenti in Europa e nel mondo, conta circa 11.000 cavalli registrati, di cui quasi 9.000 in Europa
Tra gli allevamenti principali: Lipica (Slovenia), Piber (Austria), Szilvásvárad (Ungheria), Monterotondo (Italia), Topoľčianky (Slovacchia), Đakovo (Croazia), oltre ad altri in Romania e Serbia
In Italia, il Nucleo Statale del Cavallo Lipizzano a Montelibretti, nei pressi di Roma, conserva la discendenza diretta degli stalloni selezionati da Francesco di Lorena (marito di Maria Teresa d’Austria), come Conversano, Pluto, Favory, e altri
masaf.gov.it
Aspetto fisico e temperamento
Dimensioni: di taglia media, tra circa 1,40 e 1,60 m al garrese
Mantello: nascono spesso baio o neri, imbiancando gradualmente fino al bianco entro i 7–10 anni. Il bianco è pertanto grigio senescente, non vero “albino”
Caratteristiche fisiche: testa armoniosa, crini lunghe, collo arcuato, arti potenti e zoccoli forti, ideali per l’equitazione classica
Temperamento: noto per intelligenza, calma, docilità e vivacità controllata, è adatto per cavalieri di ogni livello
Usi e discipline
I Lipizzani eccellono nel dressage e nella alta scuola (piaffe, passage, passo spagnolo), grazie alla loro agilità, espressività e predisposizione naturale. Tradizionalmente usati per carrozze reali e nell’esercito, oggi sono simboli viventi della cultura equestre mitteleuropea.
Il cavallo Lipizzano è un vero emblema di eleganza, storia e cultura: nato nel 1580 a Lipizza, ha superato guerre e rivoluzioni, attraversato secoli di allevamenti reali e oggi vive come simbolo vivo della tradizione equestre barocca ed europea.
fonti Le Edizioni equestre
Gennero-Calcagni
Stefano Sechi
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