Uzès: ottima prova per Demarie in 120 e doppietta di Abruzzese in CEI1*
Fine settimana più che positivo in Oltralpe per l’Italia dell’endurance alle prese con giovani cavalli di 8 anni.
Ad Uzès, nella regione dell’Occitania, a pochi chilometri da Nîmes e dal monumentale acquedotto romano del Pont du Gard, l’amazzone Claudia Demarie e il cavaliere Vincenzo Abbruzzese centrano i rispettivi obiettivi.
Sabato 15 novembre la valdostana conclude la CEI2* 120 km a oltre 16 km/h in sella a Barbaredda Briosa (Nurachi x Seuna), mentre il toscano mette a segno una splendida doppietta in CEI1*: prima con Agadir VDC a 15,4 km/h e il giorno successivo con Eroine du Vialaret (Indian Diaksik x Estepa du Vialaret) a 14,8 km/h.
Grande soddisfazione per il sempre positivo Abbruzzese, particolarmente contento del risultato ottenuto da Agadir VDC, dove “VDC” sta per Valdicava, la sua azienda vinicola nonché suffisso dell’allevamento.

Ma è Claudia Demarie, amazzone di Saint-Vincent, noto comune della Valle d’Aosta situato nella media Valle del Lys, a raccontarci la sua esperienza e la meritata soddisfazione.

Due giorni di ferie dal lavoro presso uno studio di commercialisti, molti sacrifici, tanti chilometri e il viaggio con le amiche, più la cavalla al seguito, le hanno regalato un risultato che ripaga appieno gli sforzi sostenuti.
A lei il microfono
Le parole di Claudia Demarie
«Che dire, sono ultrafelice del risultato ottenuto, soprattutto per Barbaredda, la mia fantastica PSA sarda.
Si è riscattata egregiamente dall’eliminazione all’ultimo cancello della CEI2* dello scorso anno a Città della Pieve (PG) e lo ha fatto in mezzo a ben 75 binomi partiti, con il 44% eliminati finali!
Non pensavo sinceramente che il percorso fosse così tecnico; me lo immaginavo più piatto invece i continui saliscendi mi hanno, non dico sorpresa, ma sicuramente chiamata a prestare maggiore attenzione.
Complice un clima non di certo invernale, l’esperienza a Uzès ha confermato ciò che ho sempre pensato: gareggiare all’estero, soprattutto in Francia e in mezzo a tanti professionisti dell’endurance, è fondamentale nel percorso di crescita di un cavaliere.
L’atmosfera poi è piacevole e rilassata. Ho notato tanta partecipazione, sia durante le premiazioni sia alla festa conclusiva, dove si ballava al ritmo del DJ in consolle.
Posso concludere ringraziando Barbaredda per il cuore e la determinazione che ha messo in questa gara, il veterinario e il maniscalco che mi seguono a casa e le mie super amiche, la mia top assistenza tutta al femminile, ovvero Camilla Curcio e Bianca Daghetti.

A pensarci bene eravamo tutte donne… compresa Barbaredda!
Grazie a tutti per il tifo da casa e a Sportendurance che mi ha permesso di raccontare questa breve ma proficua ed emozionante trasferta francese.»
Sportendurance
Luca Giannangeli
HSJ X FISE




