Verso il lungo inverno, precauzioni ed accorgimenti

a torrida stagione estiva è ormai un ricordo e cede il passo all’autunno, sempre più breve, quindi al lungo inverno.
La stagione agonistica è pressochè terminata per quasi tutte le discipline equestri, e la maggior parte dei cavalli da sella si avvia verso un meritato periodo di riposo.
Ovviamente i cavalli sportivi, impegnati durante l’anno in gare più o meno importanti, ricevono un trattamento particolare, mirato al mantenimento della condizione atletica.
Più fortunati i cavalli utilizzati per fare passeggiate; essi a causa del freddo e delle poche ore di luce a disposizione per i proprietari, passano molto più tempo in scuderia o in paddock a mangiare ed oziare.
In questo articolo sarebbe difficile se non impossibile, esaminare e disquisire i vari approcci alla stagione fredda, le varie teorie a tecniche di mantenimento ed allenamento di un cavallo sportivo, per cui ci limiteremo a dare qualche consiglio basilare per il corretto utilizzo del nostro animale quando le temperature si fanno pungenti.
Partendo dal presupposto che il nostro cavallo non avrà alcun problema ad uscire con il freddo, anzi lo preferirà al caldo estivo, la cosa fondamentale e la precauzione da adottare, è quella di procedere, una volta usciti dal maneggio, con andature progressive e moderate.
Il discorso vale sia se ci accingiamo a lavorare e ginnasticare il nostro cavallo in piano nel rettangolo, sia se si vuole uscire in passeggiata.
E’ buona norma procedere al passo per qualche minuto, magari coprendo la groppa dell’animale con una coperta, per poi toglierla una volta terminata la fase di riscaldamento.
Possiamo ora aumentare il ritmo del nostro lavoro trottando e galoppando in maniera controllata.
E’ buon norma, proprio a causa delle poche ore di luce a disposizione, scegliere di uscire a cavallo durante le ore centrali della giornata, quando cioè le temperature si stabilizzano, senza variazioni repentine.
A giovarne sarà non solo il cavallo ma anche il cavaliere che, in questo periodo dell’anno è costretto a vestirsi a “strati“ per non incappare in fastidiosi malanni di stagione.
Altro aspetto fondamentale dell’utilizzo del cavallo in inverno, è quello relativo alla ferratura, che richiede molta più attenzione per tanti motivi.
Durante la stagione fredda, specialmente in zone collinari e montuose, il pericolo fango, neve e ghiaccio, è sempre dietro l’angolo. Questi tre elementi contribuiscono in maniera negativa alla stabilità del cavallo, specialmente quando utilizzato in passeggiata.
L’animale tende a scivolare in curva, a sedersi in discesa e spesso a perdere il ferro; a questo punto, se non si è provvisti di un’apposita “scarpetta salva piede“, non ci rimane altro che scendere da cavallo e tornare a piedi.
Moltissimi sono i rimedi da adottare per ovviare, almeno in parte, alla fastidiosa “sferratura“; dall’utilizzo di solette che non permettono ad esempio alla neve di riempire la suola dello zoccolo e di far scivolare pericolosamente l’animale. La soletta viene utilizzata spesso anche in caso di presenza di fango in quanto il ferro classico, premendo sul terreno fangoso, crea un effetto “risucchio“ al momento dello stacco da terra, come se fosse una ventosa, pena la perdita del ferro.
In caso di ghiaccio invece, molti usano i ramponi; ne esistono di varie grandezze, a seconda delle esigenze. Ultimamente vanno molto in voga le puntine diamantate che offrono un elevato grip, senza però compromettere le articolazioni ed i tendini del cavallo in quanto sporgono dal ferro di appena due millimetri.
Siamo dunque sicuri in sella e, dopo esserci goduti l’affascinante scenario che la natura offre in questo periodo dell’anno, ci accingiamo a rientrare in scuderia.
Solitamente il nostro cavallo è eccitato all’idea di tornare a casa e tende a manifestare la sua felicità, aumentando il ritmo e saltellando a destra e sinistra. E’ buona norma invece procedere al passo, in modo da far asciugare il suo pelo, laddove non fosse stato opportunamente tosato; arriveremo così con il cavallo asciutto e rilassato e guadagneremo del tempo prima di rimetterlo nel suo ricovero.
Coperta, energica strigliata, controllo accurato dei piedi e finalmente si torna a casa.
I punti toccati da questo breve articolo vogliono essere solamente un breve “canovaccio“ da seguire quando viene utilizzato un cavallo nel periodo invernale, quando i rigori del freddo ci debbono indurre a trattare il nostro animale con maggiore cura ed attenzione.
Ricordiamoci che le conseguenze dei colpi di freddo possono essere davvero pericolose per il cavallo, grande, possente, ma talvolta molto delicato; i maggiori rischi sono la tosse, il raffreddore, i dolori muscolari e addirittura le coliche.
Intendiamoci, non è il freddo che fa male al cavallo, esistono delle razze al mondo che vivono regolarmente a temperatura sotto zero e tutto l’anno. Quello che può essere dannoso è lo sbalzo freddo caldo, l’escursione termica repentina è veramente pericolosa.
I problemi respiratori sono le conseguenze più gravi delle malattie da raffreddamento.
In caso di cavalli atleti, ricordiamo in fine che è proprio’ in inverno che prepariamo i nostri cavalli per la prossima stagione agonistica, motivo per il quale è necessario per il suo benessere compiere qualche sacrificio in più.