Veterinaria: Dalla Francia raccomandano vigilanza, rischio epidemia influenza equina

Il French Surveillance Center for equine pathologies (RESPE), agenzia di Caen che si occupa del controllo e della prevenzione delle patologie equine sta lavorando dalla Francia per contenere la diffusione di influenza equina e raccomanda uno stato d’allerta.
La provenienza del virus sembra essere ricondotta all’Irlanda, da pony acquistati in ottobre per le vendite, finora i casi confermati sono stati 19 con due morti,la documentazione del centro indica come cavalli più colpiti quelli di razza Connemara, sempre secondo la documentazione l’ultimo focolaio dell’influenza confermato è stato rilevato in Mayenne, con 8 casi, focolai precedenti rilevati a Finistère e Seine-et-Marne.
Christel Marcillaud Pitel, direttore della RESPE, raccomanda vigilanza in tutti i Paesi Europei, in quanto i pony da cui ha avuto origine la trasmissione del virus erano destinati al commercio in vari Paesi d’Europa: “Non sappiamo quale sia la portata di diffusione del virus al di fuori della Francia, ma potrebbero esistere casi non ancora denunciati anche in altri Paesi, i pony sono stati infatti acquistati dall’Irlanda e poi trasportati in Francia con tre diversi trasportatori attraverso diverse parti d’Europa e anche del Sud Africa, stiamo lavorando a diretto contatto con i sanitari irlandesi per determinare da quale delle vendite ha avuto origine la diffusione virale, anche se si stanno dimostrando estremamente collaborativi è comunque molto difficile rilevare il ceppo originario del virus, la crisi economica ha fatto sì che in Irlanda i proprietari dei cavalli ponessero come priorità l’alimentazione dei propri cavalli, piuttosto che la vaccinazione“, spiega.
Purtroppo i requisiti di biosicurezza all’interno dell’Unione Europea impongono che gli animali abbiano un passaporto e il microchip di identificazione, ma non che siano vaccinati contro l’influenza equina, dalla Francia fanno sapere che gli esemplari contagiati dovrebbero rimettersi completamente; un pony è morto in seguito a complicazioni della malattia ma era già in pessime condizioni, l’altro caso di decesso è avvenuto prima delle analisi di controllo.
Si raccomanda pertanto la massima attenzione ai segnali clinici: febbre alta, tosse secca e profonda ( che contribuisce alla diffusione del virus), tosse sierosa con presenza di muco, muco nasale, talvolta lieve gonfiore sottomandibolare, degli arti e del tronco, che si possono sviluppare in polmonite e causare difficoltà respiratorie, diventano fatali se non curate. (CM www.respe.net, www.fei.com sez. veterinary)