Volteggio: bronzo della Cavallaro a Salisburgo

Ottima prestazione dell’atleta azzurra nel CVI-W2* sul fuoriclasse Harley agli ordini di Nelson Vidoni: davanti ad Anna soltanto la campionessa del mondo in carica Eccles e la fortissima Wild
Anche Salisburgo ci ha regalato una medaglia di volteggio, disciplina ormai perennemente in crescita, per risultati e immagine. All’interno della grande fiera equestre e cinofila organizzata a Natale nella splendida città austriaca, una grandissima Anna Cavallaro ha conquistato un eccellente bronzo con il punteggio di 8,413. E se siamo come sempre orgogliosi dell’ennesima impresa portata a termine dalla nostra atleta di punta, dobbiamo esserlo ancora di più se valutiamo il livello del concorso di Salisburgo e, soprattutto, la qualità tecnica delle atlete che in questa gara spettacolare hanno ottenuto il primo e il secondo posto.
E già: perché la nostra Anna Cavallaro è salita sul gradino più basso di un podio conquistato in prima battuta dalla formidabile britannica Joanne Eccles (8,729 il punteggio dell’atleta medaglia d’oro ai WEG di Lexington e agli Europei di questa estate a Le Mans) e poi dall’austriaca Lisa Wild (8,500), grande promessa del volting internazionale, atleta più giovane del team seniores del suo Paese.
L’appuntamento di Salisburgo è una delle tappe fondamentali della World Cup della disciplina, che si articola in cinque eventi, cui possono partecipare esclusivamente i primi dieci della classifica mondiale.
Raggiunta al telefono, Frauke Geilhof, capo del dipartimento FISE del volteggio, sempre presente all’estero al fianco dei suoi ragazzi, ha commentato la prova della Cavallaro con la consueta nettezza di giudizio: ”Anna è stata semplicemente fantastica, commovente, meravigliosa”.
E se Salisburgo ci ha regalato una grande soddisfazione con la straordinaria ragazza veneta, seguita ancora una volta dall’impeccabile longeur Nelson Vidoni e dal suo cavallo Harley, buone notizie sono arrivate dall’Austria anche grazie alla piccola Marta Bertolaso, capace di ottenere un undicesimo posto (su venti concorrenti) per la categoria Cvi*, con il punteggio di 6,4.
Un risultato che ancora una volta da forza alla strategia sviluppata con coraggio e coerenza da Frauke Geilhof, che ha sempre sostenuto l’importanza di portare i ragazzi italiani all’estero non solo per fargli maturare la giusta esperienza, ma anche per farsi valutare (e conoscere) dai giudici internazionali.
fonte FISE – la voce equestre