WEG 2014: un altro cavallo vittima del completo, muore in gara il castrone di 13 anni Wild Lone.

Una tremenda notizia arriva dalla Normandia, nella prova di cross che si è svolta quest’oggi sui campi adiacenti al celebre allevamento transalpini Le Pin National Stud ha purtroppo perso la vita il castrone di 13 anni montato dal britannico Harry Meade, accasciatosi al suolo dopo aver terminato il percorso in 26.4 il cavaliere ha appena fatto in tempo a smontare da cavallo che quest’ultimo è collassato a terra ed è deceduto.
Come da regolamento Fei verranno fatte delle analisi post mortem per capire le cause che hanno portato al decesso del performer, il veterinario delegato Fei Yves Rossier ha affermato che tutti gli altri cavalli hanno finito la prova in buone condizioni fisiche.
Continua insomma il dibattito che ormai da anni coinvolge questo settore sulle normative di sicurezza, la stessa cosa successe lo scorso anno al cavallo di Dirk Schrade durante il CCI di Wiesbaden, sotto accusa lo sforzo della competizione ritenuto troppo intenso e che nel suo caso ha causato la rottura dell’aorta.
La maggior parte dei cavalieri aveva percepito già da ieri che il tracciato fosse forse eccessivamente pretenzioso perfino per un campionato del mondo e dunque potenzialmente pericoloso, solamente 37 degli 89 binomi che vi hanno preso parte hanno completato la prova senza penalità, per di più nessuno dei quali è riuscito a restare nei tempi dettati dal cronometro: 10 minuti e 30 secondi.
Una sorta di conferma delle prime impressioni dei cavalieri che avevano premuto per eliminare dal percorso due ostacoli dalle caratteristiche tecniche un pò ambigue soprattutto per quanto riguarda le distanze.
Diverse le opinioni dei cavalieri a gara terminata, c’è chi afferma che già da stamattina la prima impressione per quanto riguarda il percorso non era stata delle migliori, chi come l’azzurro Giovanni Ugolotti è tutto sommato molto soddisfatto della gara:“Stilo Kontika è stato grande, perfettamente sicuro la prova era difficile ma molte delle difficoltà per alcuni cavalli erano date dalla stanchezza“.
Rimane comunque il grosso interrogativo sulla sicurezza di questo sport, che presenta un tasso di mortalità veramente troppo alto sia per quanto riguarda i cavalli sia per quanto riguarda i cavalieri, ci si domanda quanti ancora dovranno rimetterci perchè vengano finalmente presi gli adeguati provvedimenti.
da: normandy2014.com
(MC)