A Bouthib, negli Emirati Arabi, grande endurance

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02 tre cavalieri e fuoristrada nel deserto 1

Nel primo week-end di febbraio nei deserti di Bouthib, UAE, si sono disputate tre grandi gare in occasione dell’ HH SH. Sultan Bin Zayed Al Nahyan Endurance Festival, una CEI*** di 240 km, una 100 km “for Private Owner” ed una CEN di 80 km ”for Ladies”.
Solita grande festa, tanto entusiasmo ed a contrastare i bravi fondisti locali una botta di amazzoni e cavalieri giunta da tutte le parti del mondo dall’Australia all’India, dall’Argentina all’Uruguai, dal Marocco, dagli stati arabi vicini e via discorrendo, mentre l’Europa era rappresentata dai francesi, dai tedeschi e dagli spagnoli.
La CEI*** di 240 km che poggiava su tre giornate con tappe di 80 km, 42 binomi al via e 14 giunti alla fine, è stata vinta dal cavaliere autoctono Ahmed Saeed Al Faresi su Ohaio con una media totale delle tre giornate di 24,100 km/ora, superando i connazionali Omair Husain Abdulla Al Bloushi si Oh-Jay e Thani Mohd Muhairi su Akasha Sansation.
Un solo europeo al traguardo finale lo spagnolo Diego Balon Santon, undicesimo, su Zannarah Pashina un bell’arabo della Jaume Punti Dachs Emitates Stables.
La 100 km “For Private Owner”, su quattro tornate, ha salutato la vittoria del Saif Mubarak Obaid Al Khaili su Highland View Trooper un otto anni dell’Al Rakna Endurances Stables.
Il cavaliere dell’UAE ha camminato alla bella media di 24,700 km/ora mentre alla seconda e terza piazza si sono classificati, a poco più di un paio di minuti e con una bella volata finale, rispettivamente il connazionale Ahmed Mohd Saleh Shehbi su Sheridon e l’indiano Narayan Sing Dungar Singh.
L’argentina Ana Lia Mendez su HM Milenio era undicesima, mentre gli europei, i britannici Clare Vauhgan Davis e Nicola West e lo spagnolo Oriol Casal Fores, venivano eliminati.
Trentacinque binomi al via e solo tredici hanno tagliato il traguardo finale, i loro cavalli hanno avuto i soliti problemi di zoppie e metabolismo più o meno in parti uguali.
Nell’ultima gara in programma la CEN 80 km “for Ladies” era ancora appannaggio di una padrona di casa, che si stanno facendo vedere sempre più spesso nelle gare, seguita da una sudanese da una marocchina e da una egiziana, ovvero Dana Mohd Sharif Al Mutawa su Ramalea Captain Starlight, Asia Salih con Touchwarr Shara e Noura Abdulla Ahmed Mahmoud su Dudley Dick Te.
Tra le partecipanti troviamo britanniche, australiane, argentine, francesi, messicane, spagnole, svizzere, romene e come al solito e non comprendiamo il motivo mancavano le nostre brave amazzoni.
Qualcuno dorme da noi.
Ma stanno incominciando le grandi gare in Europa e speriamo di rivederle almeno sui podi così come eravamo usati, noi siamo i loro primi tifosi, ma lo sarà anche la Federazione?
Mauro Beta

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