A Fieracavalli il primo summit del Jumping Owners Club con i proprietari di cavalli più importanti al mondo.

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Owners Fieracavalli 2024 riunione

Nell’ambito di Jumping Verona è andato in scena il primo incontro del Jumping Owners Club, riunitosi a Verona per condividere proposte e il miglioramento dello sport, mantenendo come priorità assoluta il benessere del cavallo.

Presentate alcune ricerche in collaborazione con l’Università di Torino e L’Università di Parma, e supportate da Scuderia 1918, sull’importanza dell’analisi delle perfomance sportive senza tralasciare mai il benessere del cavallo sportivo.

I protagonisti assoluti dello sport equestre sono indiscutibilmente gli atleti – cavalieri e cavalli – che scendono in campo, sfidando sé stessi e gli altri, sui centesimi di secondo. Dietro al successo del binomio, però, non c’è solo la performance, ma anche la visione lungimirante di uomini e donne con una forte conoscenza del settore che ne supportano la crescita e la carriera: i proprietari di cavalli.

Proprio loro sono stati protagonisti, oggi, del primo Summit del Jumping Owners Club promosso da Scuderia 1918 e Fieracavalli. Le due realtà, infatti, condividono la stessa visione: i proprietari non sono solo business man o woman, ma dei veri e propri custodi dello sport, con un ruolo importante nella tutela e nella valorizzazione dei cavalli.

In questo contesto – in cui erano presenti la presidentessa Robin Cleary Parsky e 80 proprietari nazionali e internazionali – sono state presentate anche ricerche sostenute da Scuderia 1918 e studiate in collaborazione con l’Università di Torino e L’Università di Parma, che hanno una visione One Health in cui sostenibilità ambientale, benessere del cavaliere e del cavallo sono legati indissolubilmente.

Come CHAMP (Combining Horse Athletic Measurements with Precision Genomics) il progetto partito a settembre 2024 – e della durata di due anni – che si pone l’obiettivo di segnare un cambiamento importante nell’approccio all’allevamento, all’allenamento, alla gestione e alla selezione dei cavalli, aprendo la strada a un futuro di maggiore precisione e progresso genetico nel mondo equestre. Questo rivoluzionando il modo in cui vengono misurate e analizzate le performance dei cavalli sportivi: con l’utilizzo di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, unite ad innovative ricerche scientifiche nel campo della genomica.

Per sottolineare ancora di più fil rouge che lega cavallo, cavaliere e proprietario, Fieracavalli ha scelto l’opera d’arte di Daniele Basso come premio per il proprietario del cavallo vincitore della tappa italiana della Longines FEI World CupTM, che scenderà in campo per la prima volta, con il binomio vincitore, alla fine del Gran Premio di domenica.

“Siamo qui per promuovere lo sport e per incoraggiare le persone a farne parte, spiegando tutto quello che si nasconde dietro l’acquisto di un cavallo sportivo” dichiara la presidentessa Robin Parsky “E quale posto migliore se non Fieracavalli che ospita, da ventitré anni l’unica tappa italiana della Longines FEI Jumping World CupTM? Qui non solo ci sono i cavalieri più importanti al mondo, ma anche un pubblico di appassionati incredibile”

Ufficio Stampa Fieracavalli   

Studio TISS

© Riproduzione riservata.

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