Al Sardegna Jumping Tour di Tanca Regia Elisa Chimirri batte papà Bruno
Nella 6 barriere spettacolare ex equo tra il tedesco Rudolf e l’oristanese Murruzzu
Tecnica e spettacolo coi binomi in campo, entusiasmo del pubblico tutto intorno al rettangolo in sabbia silicea di Tanca Regia (Abbasanta). Le giornate di sabato e domenica sono state il degno epilogo per l’edizione numero 11 del Sardegna Jumping Tour, concorso di salto ostacoli A6* che si è guadagnato l’attenzione dell’equitazione nazionale anche per il montepremi da 93.500 euro. La finale del Trofeo Asvi per cavalli di 4, 5, 6, 7 anni e oltre nati e allevati in Sardegna, e la Vetrina d’élite per i 60 migliori puledri isolani di 2 e 3 anni hanno arricchito una manifestazione che ha attirato l’interesse anche di ospiti francesi e spagnoli. Scommessa vinta quindi quella dell’azienda regionale Asvi per lo Sviluppo e Valorizzazione Ippica che insieme alla Regione Sardegna e con la collaborazione dell’Anacaad (Associazione Nazionale Cavallo Anglo Arabo e Derivati) hanno proposto cinque giorni intensi, con la presenza di ben 260 iscritti più 60 puledri di due e tre anni.
Gran Premio Chimirri- Tutta in famiglia la sfida decisiva nella seconda manche del Gran Premio C150, che metteva in palio 40 mila euro. L’ha vinta l’amazzone Elisa Chimirri in sella al grigio Your Lord d’Acheronte, unico binomio a fare percorso netto in entrambe le manche. Ha battuto il papà Bruno, che in sella a Je Suis Godot d’Acheronte ha fatto percorso netto nel barrage, ma si portava appresso il punto di penalità della prima manche per aver superato seppur di poco il tempo limite. E’ stata la rivincita di Elisa rispetto al Sardegna Jumping Tour del 2022, ma il sorriso orgoglioso e il pollice alzato di Bruno Chimirri indirizzato alla figlia spiegano quanto la “sconfitta” sia stata dolce. Il formidabile cavaliere azzurro (secondo per presenze in nazionale tra quelli in attività) ha occupato anche il terzo gradino del podio con Samara, mentre ancora Elisa è arrivata quarta con Calandro Z. Alla doppia accoppiata dell’Arma dei Carabinieri va aggiunto il quinto posto dell’Esercito grazie a Francesco Correddu, cavaliere di origini sarde e vincitore del titolo nazionale Under 25, che si è classificato quinto con Dalakani Chardonnet e sesto con Ultos, cavallo sardo.
Le altre gare- Pubblico entusiasta sabato per il debutto della 6 barriere, sei ostacoli ad altezza crescente: dai 130cm del più basso sino ai 145 cm del più alto nel primo passaggio, poi si è andati avanti sino al quarto barrage, vista l’abilità di cavalieri e amazzoni. Il terzo barrage, con l’ostacolo più alto a 185cm, è stato superato da tre binomi. Nessuno poi è riuscito a superare la barriera a 195cm senza rovesciare l’ostacolo. La vittoria ex equo è andata al veterano cavaliere tedesco Rudolf Arnold in sella a Seppi 43 e l’oristanese Antonio Murruzzu su Rodrigues Van de Elshoeve. Terzo posto per un altro cavaliere sardo, Salvatore Barra su ITS G. D Eliminati dopo il terzo barrage Lorenzo Correddu (campione italiano Under 25) in sella a All For Action VGW Z e il binomi tutto sardo formato da Antonio Meloni (young rider visti i 21 anni) in sella al sardo Bellissimo Brio.
Il Derby C130, su tracciato misto (campo gara e ostacoli naturali fuori dal campo) è stato vinto da Marco Pau su Zabdal che ha preceduto di 26 centesimi di secondo Gregory Garcia su Aurora My Love. Bruno Chimirri ha vinto su Samara il Piccolo Gran Premio C135/140, precedendo di pochi centesimi di secondo Matteo Elia Simonetti su Klaas B.
Il Gran Premio 1° Grado C125 mista speciale lo ha vinto Simone Mameli su Ciriaco. Il Trofeo Brevetti è stato vinto da Sofia Devilla in sella a Zeus.
Trofeo Asvi- Nella classifica dei cavalli di 7 anni e oltre nati e allevato nell’isola successo per Clizia de Sa Pittada, condotta da Andrea Guspini. Secondo posto ex equo per Antonio Meloni su Cesarus e Francesco Iriu su Zuleika. Nei 6 anni primo posto per il binomio Giovanni Carboni-Darezzo, che ha preceduto Luigi Angius su Breker e Angela Lanzetta su Dubai. Nei 5 anni due vincitori: Giovanni Carboni sull’anglo araba Eccelsa ed Enrico Carcangiu su Blue Spirit. Nei quattro anni ben sette binomi ex equo.
Vetrina d’élite- Il miglior puledro di 3 anni fra i 30 in concorso è risultato in assoluto Giasa Bonorvese AA, presentata da Luca Riccardi. L’anglo-araba figlia di Ksar-Sitte e Zerina da King Size è stata allevata da Salvatore Sanna. Giasa Bonorvese ha avuto un punteggio superiore persino al miglior sella italiano di 3 anni: Goldrake, presentato da Mario Malica, mentre negli anglo arabi della sezione I e II ha primeggiato Giustizia AA presentato da Francesco Arca.



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