Anna Cavallaro e l’ASD La Fenice: sulle ali del Volteggio

Scopri la passione di Anna per il volteggio, l’inclusività e il suo impegno nella formazione di nuovi atleti

In occasione della 125a edizione di Fieracavalli Verona, il team di horseshowjumping.tv ha incontrato al padiglione 1 la Campionessa del Mondo di Volteggio Anna Cavallaro.
Anna era a Verona insieme ai ragazzi dell’associazione dove insegna, la ASD La Fenice, scuola di volteggio fondata nel 2006 e gestita con dedizione insieme al suo istruttore Nelson a San Martino Buon Albergo, in Veneto.

Anna ci ha spiegato: “La nostra è una scuola di volteggio che dedica anche spazio alla disabilità, utilizzando il cavallo come strumento terapeutico nel contesto del volteggio riabilitativo” ha continuato, “la nostra associazione accoglie una vasta gamma di età, da bambini di 4 anni fino a giovani adulti di 30-35 anni. Personalmente, ho terminato la mia carriera l’anno scorso a causa di un infortunio, ma continuo a contribuire come istruttore insieme a Nelson. Insieme, abbiamo vinto tre Coppe del Mondo di volteggio e quindi ora ci dedichiamo a trasmettere questa passione ai nuovi giovani atleti che stanno crescendo“.

ASD La Fenice a Fieracavalli Verona

Ogni anno Anna Cavallaro, la ASD La Fenice ed i suoi allievi si ritrovano all’interno del padiglione 1 per mostrare al pubblico questa realtà e fornire una dimostrazione pratica di questa disciplina, purtroppo ancora poco conosciuta in Italia. Come sappiamo, il Volteggio non fa parte del circuito olimpico, anche se è una specialità riconosciuta dalla Federazione Equestre Internazionale (FEI).

I Campionati del Mondo di Volteggio 2023 in Svezia

Conosciuta come la parte dell’equitazione “più povera”, trova la sua massima competizione nei Campionati del Mondo e nei Campionati Europei, oltre che nelle tappe del circuito di Coppa del Mondo.

La Campionessa ha dichiarato: “Quest’anno con la nostra associazione, dopo tantissimo tempo che non accadeva, siamo riusciti a mettere insieme la squadra junior. Insieme a loro, dalla più piccola, che ha 12 anni, alla più grande, che ne ha 17, siamo riusciti a partecipare ai Mondiali in Svezia” ottenendo anche ottimi risultati. (clicca qui per scoprire il trionfo degli azzurri ai Campionati di Flyinge)

Il volteggio terapeutico: una passione inclusiva

La passione di Anna per il volteggio si estende alla sua applicazione in ambito terapeutico e riabilitativo. La ASD La Fenice, è diventato con gli anni un faro di inclusività nel mondo equestre offrendo lezioni integrate per ragazzi e adulti con disabilità, seguendoli dalle prime lezioni alle competizioni.

Il sorriso di Anna si illumina mentre ci racconta: “Abbiamo appena partecipato ai Campionati Regionali con due categorie di squadre, una formata solamente da ragazzi down e una invece integrata, in cui ragazzi con e senza disabilità competono insieme.” Questo non è solo un esempio di inclusione, ma una testimonianza di come il volteggio possa superare barriere fisiche e creare connessioni che vanno al di là delle differenze.

La Scuola ASD La Fenice non solo offre lezioni, ma crea una comunità in cui la diversità è accolta ed apprezzata da grandi e piccoli: “La cosa bella è che comunque i nostri atleti sono cresciuti con noi e sono bravi anche prendere con loro questi ragazzi. Tante volte vedi anche il più piccolo che prende per mano la bambina con disabilità, e le insegna gli esercizi. Poi magari negli allenamenti sono proprio i più piccoli i più tremendi, invece quando hanno il bambino da aiutare al proprio fianco, diventano i più concentrati e in più dediti alla lezione“.

Riguardo l’organizzazione dei gruppi e delle lezioni ha dichiarato che “ci vuole tanta pazienza da parte del bimbo e comunque, sapendo anche le problematiche, bisogna capire come prenderlo e come gestirlo all’interno del gruppo. Generalmente consigliamo magari di iniziare con qualche lezione da solo per poi essere integrato all’interno del gruppo più adatto al suo livello e alle sue esigenze“.

Anna sottolinea come questa iniziativa vada oltre l’insegnamento del volteggio in sè, ma si trasformi in una lezione di vita che promuove l’accettazione e l’amicizia, sfatando pregiudizi e preconcetti. In un mondo in cui la diversità spesso si scontra con gli ostacoli della vita, la Scuola ASD La Fenice emerge come esempio di come lo sport possa essere un potente strumento di inclusione e cambiamento sociale, e di come il cavallo possa davvero essere vissuto come un mezzo terapeutico efficace.

La scelta dei cavalli da volteggio

Anna spiega la complessità nella selezione dei cavalli da volteggio, sottolineando l’importanza del presentare caratteristiche specifiche. La Scuola ASD La Fenice si impegna a cercare cavalli che non siano solo talentuosi nel volteggio, ma che possiedano anche un carattere straordinariamente docile. La ricerca spesso li porta in Germania, dove il volteggio è uno sport molto praticato e vissuto da tutti come propedeutico alle altre discipline equestri. “Il Volteggio in Germania è come il calcio qui in Italia” ci ha detto Anna.

Poi la Campionessa ha condiviso con noi la sua esperienza, spiegando che i cavalli devono essere “buonissimi, con un’indole veramente buona… devono proprio lasciarsi fare di tutto e non devono soffrire il solletico!” Questo è un elemento fondamentale soprattutto per la sicurezza degli atleti e la riuscita delle attività riabilitative. La tranquillità e la tolleranza diventano, quindi, attributi essenziali durante la ricerca di un cavallo adatto.

Infine, Anna sottolinea la complessità della ricerca, poiché non solo i cavalli devono essere naturalmente predisposti e adatti, ma anche accessibili alle risorse finanziarie dell’associazione.

Organizzare l’allenamento di atleti e cavalli

Anna Cavallaro ci guida nel mondo dell’allenamento dei volteggiatori e dei cavalli, svelando che il training normalmente inizi con il cavallo finto, la base su cui si costruisce la confidenza e la comprensione delle varie figure. Ci spiega che il cavallo finto possa offrire un terreno sicuro per i principianti, consentendo loro di acquisire le prime nozioni senza il movimento reale del cavallo.

“Il cavallo finto diciamo è la base, l’allenamento si sposta poi al cavallo meccanico, un’evoluzione che riproduce il movimento reale. Questo stadio permette agli atleti di affinare le loro abilità e correggere gli errori prima di salire per davvero“. Il cavallo meccanico, inoltre, come spiega anche Anna, ha il compito di preservare il benessere del partner equino. L’ultima fase dell’allenamento di un atleta lo porta poi sul cavallo reale.

Logicamente, ci ha detto: “Quando ci arrivano i bimbi piccoli che vogliono capire cos’è il volteggio, facciamo sì vedere cosa sono il cavallo finto e il cavallo meccanico, però li mettiamo subito su. Con piccole spiegazioni e accorgimenti sanno già subito andare in ginocchio e alzarsi in piedi, quindi per loro è comunque molto divertente“.

Nel corso della settimana il lavoro del cavallo da volteggio è vario: “Normalmente fa due giorni di volteggio e in base anche al periodo dell’anno si cerca di organizzare il lavoro della settimana, in base al fatto che siamo vicini a delle gare oppure no.” Gli altri giorni il cavallo fa lavoro alla doppia longia oppure montato in modo tale da arrivare alla competizione nelle migliori condizioni possibili, infatti, come ci ha spiegato Anna: “Nelle prove di volteggio anche il cavallo prende un punteggio“.

La storia di Anna Cavallaro e della sua associazione ci ricorda che lo sport, quando intriso di passione e guidato dalla dedizione, può superare le sfide più grandi. La Scuola ASD La Fenice è un esempio di come un’arte antica possa essere trasformata non solo in uno sport, ma soprattutto in un veicolo per il cambiamento positivo.

Nel racconto di Anna Cavallaro, il volteggio rappresenta più di uno sport; diventa una filosofia di vita che celebra la bellezza della diversità, la forza della collaborazione e l’armonia che può sorgere tra uomo e cavallo.

Alessandra Ceserani

Foto fornite da ASD La Fenice

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