Benessere animale: attenzione alle piante velenose

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aurora belladonna ridimensionata

Molto spesso lasciamo i nosrtri cavalli nel paddock per godersi un pò di meritato svago. Stanno certamente bene in box puliti, arieggiati ma poter sostare per un pò di ore liberi all’aria aperta è per loro un toccasana.
Purtroppo a volte nei prati anche se molto invitanti, ci sono delle insidiose piante velenose che spesso hanno anche un aspetto gradevole.
Ci si accorge di loro solo se sono molto evidenti, ma attenzione è bene essere documentati su alcuni di queste piante che possono danneggiare anche in maniera pericolosa il nostro amato cavallo.
La maggior parte delle piante velenose ha un sapore sgradevole, ma se un cavallo acquisisce il gusto per una pianta, spesso  pascolerà per trovarla.  È necessario controllare settimanalmente i pascoli per eventuali segni di piante velenose. È possibile utilizzare diserbanti, ma di solito è necessario attendere un paio di settimane per poter nuovamente utilizzare il pascolo.
Laburnum (Maggiociondolo)
Normalmente sono visibili sotto forma di grossi arbusti, anche se sono presenti molti Laburnum a forma di alberello con una bella fioritura gialla.
Tutto l’albero è velenoso e tutte le sue parti sono molto pericolose, in particolare i semi.
Quercus (Oak)
Queste piante  hanno foglie a forma pennata, bianche e grigiastre.
L’aspetto delle piante è abbastanza variabile. Le foglie possono avere bordi lisci, dentati. I tre tipi di bordo possono essere presenti nelle foglie di una stessa pianta. Le foglie di quercia e le ghiande sono velenose, probabilmente per l’acido tannico, provocano stitichezza e danni ai reni.
Senecio jacobaea (erba tossica)
Tossico anche se essiccato, l’erba tossica provoca insufficienza epatica acuta nei cavalli.
Sorghum vulgareQuesto può essere dannoso a causa del suo contenuto di cianuro e nitrato, può causare problemi respiratori e persino la morte. Le piante della lingua non sono tossiche.
Nota anche come saggina, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle graminacee. Le foglie sono basali, folte e piatta incurvata larghe non più di 2 cm.

Aurora Belladonna

La Belladonna è una pianta a fiore della famiglia delle Solanaceae.
Belladonna fa riferimento ad una pratica che risale al Rinascimento: le dame usavano un collirio estratto da questa pianta per illuminare lo sguardo grazie alla sua capacità di dilatare la pupilla.
La pianta contiene atropina, che dilata le pupille quindi questo è un sintomo di avvelenamento. I cavalli colpiti potrebbero non essere in grado di stare in piedi
Ranunculus
I ranuncoli sono leggermente velenosi quando sono vivi. La pianta non è velenosa quando viene essiccata, ad esempio nel fieno

Solanum tuberosus

Non essere tentato di dare da mangiare patate al tuo cavallo. Possono causare soffocamento. La patata, come il pomodoro, contiene un alcaloide velenoso nelle parti verdi, compresi i tuberi quando rinverdiscono. La solanina, contenuta appunto nelle piante del genere Solanum, può causare intossicazioni con dolori addominali, diarrea, e nei casi di cospicua ingestione avvelenamento.

Hypericum  Erba di San Giovanni  

E’ una pianta officinale perenne semi sempreverde appartenente alla famiglia delle Clusiaceae  e al genere Hypericum.  Le origini del suo uso come erba medicinale sono molto antiche e se ne trova traccia negli scritti di molti secoli fa. Le coinseguenzwe dopo aver ingerito questa erba sono uno sbiancamento della pelle come se fosse stata bruciata dal sole.

Taxus baccata

Questa è la pianta più tossica che può provocare la morte improvvisa di un cavallo può morire con le foglie ancora in bocca
E’ un albero dell’ordine delle conifere, molto usato come siepe ornamentale. È conosciuto anche con il nome di «albero della morte».
Equisetum (Horsetail)
Parliamo dell’equisetum, detto anche “coda di cavallo”. L’equiseto palustre, è velenoso per i cavalli. Questa pianta, nelle sue diverse varietà, si presenta con un fusto alto tra 20 e i 50 centimetri, mentre le specie tropicali possono raggiungere anche i 10 metri.
Cresce nei terreni più ricchi. Un cavallo avvelenato da coda di cavallo inizierà a barcollare e cadere dopo un poco.
Oxytropis splendens (Locoweed)L’intera pianta è tossica. I cavalli colpiti diventano imprevedibili e pericolosi e lentamente paralizzati
E’ una pianta appetibile;  è presente per la maggior parte in Nord America e in Aiustralia. È il problema delle piante velenose più diffuso negli Stati Uniti occidentali

Pteridium (Bracken)

Questo è cumulativamente tossico in grandi quantità e rimane tale nel fieno. Un cavallo affetto starà con la schiena arcuata e i piedi divaricati, diventando sempre più assonnato.La felce  contiene un principio attivo di tipo enzimatico termolabile che provoca la distruzione della tiamina (Vitamina B1). L’ingestione di questa pianta da cruda può provocare gravi avvelenamentifoto istock.com/ Diana Youn
HSJ

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