
Benessere invernale: l’importanza delle coperte e della tosatura nei cavalli.

Come garantire comfort con le coperte, salute e performance durante la stagione fredda
Con l’arrivo dei mesi freddi, la gestione del cavallo richiede particolare attenzione. Temperature rigide, umidità e variazioni climatiche possono influire sul suo benessere, sulle prestazioni e persino sull’umore. Tra i temi più discussi tra proprietari e addestratori ci sono la scelta delle coperte e la frequenza della tosatura, due aspetti strettamente legati tra loro che, se gestiti correttamente, assicurano comfort e salute all’animale per tutto l’inverno.
Coperte, un alleato fondamentale contro freddo e umidità
Non tutti i cavalli hanno le stesse esigenze. La necessità di coprirli dipende da diversi fattori: il tipo di mantello, il tempo trascorso all’aperto, l’età, l’attività fisica e le condizioni del box.
Un cavallo che vive in paddock, con un mantello naturale e una buona alimentazione, è in grado di regolare la propria temperatura corporea senza particolari problemi. Diverso è il caso di cavalli sportivi, tosati o che trascorrono molte ore al chiuso: in questi casi la coperta diventa indispensabile.
Le coperte invernali si distinguono per peso, imbottitura e traspirabilità.
Coperta leggera (100–150 g): ideale per cavalli tosati che vivono in ambienti chiusi e non troppo freddi.
Coperta media (200–300 g): adatta a cavalli in scuderia con temperature più rigide o per soggetti più sensibili.
Coperta pesante (oltre 350 g): necessaria in zone molto fredde o per cavalli tosati che trascorrono tempo all’aperto.
Fondamentale è anche la qualità dei materiali: tessuti impermeabili e traspiranti permettono di mantenere il cavallo asciutto, evitando il rischio di sudorazione eccessiva o raffreddamenti.
Tosatura, questione di gestione, non di estetica
La tosatura non è solo una pratica estetica. Serve a mantenere il cavallo asciutto durante il lavoro e a evitare che, con un mantello troppo folto, sudi eccessivamente, rischiando poi colpi di freddo.
La frequenza dipende dall’intensità dell’attività e dal tipo di mantello. In generale:
Un cavallo sportivo o montato regolarmente può essere tosato ogni 4–6 settimane durante l’inverno.
Un cavallo da passeggiata o in semi-riposo può richiedere una o due tosature stagionali.
I cavalli non tosati devono invece essere monitorati attentamente, garantendo una coperta adeguata e una buona asciugatura dopo il lavoro.
È importante ricordare che la tosatura riduce la capacità del cavallo di mantenere il calore corporeo in modo naturale: per questo, chi sceglie di tosare deve anche gestire correttamente la copertura, adattandola alle condizioni climatiche e all’attività quotidiana.
L’equilibrio perfetto: osservare e adattare
Non esiste una regola universale. Ogni cavallo è diverso, e il segreto sta nell’osservare i segnali che l’animale offre: tremori, rigidità muscolare, sudorazione o letargia sono indizi che qualcosa va regolato.
La corretta combinazione tra tosatura e uso delle coperte permette di mantenere costante la temperatura corporea, prevenendo stress, raffreddori e cali di rendimento.
In definitiva, il benessere del cavallo d’inverno non si misura solo in gradi o grammi di imbottitura, ma nella capacità del cavaliere di ascoltare, comprendere e adattare la gestione alle esigenze del proprio compagno di viaggio.
HSJ foto HSJ nella foto Mario Georges Verheyden
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